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Libri antichi e moderni

Arianna Brunori

Imputazione e colpa. L'invenzione della volontà

Quodlibet, 2024

17,10 € 18,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2024
ISBN
9788822922038
Autore
Arianna Brunori
Pagine
208
Collana
Saggi (103)
Editori
Quodlibet
Formato
219×136×19
Soggetto
Etica e filosofia morale
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Come si diventa colpevoli? Che cosa rende un atto umano imputabile? A tali domande il pensiero moderno, senza apparenti eccezioni, ha risposto: la volontà. L’imputazione della colpa presuppone sempre la volontarietà dell’agire; non si può imputare che la colpa commessa volontariamente. Il saggio di Arianna Brunori si propone di interrogare questo nesso, tanto per il tramite di un’indagine sulla sua genesi, quanto attraverso una messa in questione della sua valenza in campo etico. Come infatti dimostra lo studio del pensiero antico e della teologia patristica, non solo il legame tra questi concetti non ha nulla di evidente e naturale, ma il rapporto tra di essi va di fatto invertito: storicamente non la constatazione del carattere volontario di un’azione ha fondato la possibilità della sua imputazione, ma, al contrario, l’esigenza di legittimare le punizioni ha portato all’elaborazione della nozione di volontà. L’invenzione della facoltà che distingue l’essere umano dagli altri viventi, che dovrebbe attestarne la superiorità, è funzionale, cioè, alla sua condanna. In questo senso, la storia luminosa del progressivo ampliamento del libero arbitrio è, insieme, anche quella del suo oscuro rovescio – ciò che già Nietzsche chiamava «vivisezione della coscienza», l’ancoraggio sempre più profondo, nel cuore della stessa natura umana, della colpa e del peccato. Come si legge in uno dei frammenti che prelude al Processo di Kafka: «Tu sei libero e per questo sei perduto».