Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

D''ANNUNZIO, Gabriele

Il testo del nuovo Patto marino. 11 luglio 1923.  Commiato al Patto marino e Licenza ai fedeli interpreti.

Milano, Alfieri & Lacroix, s.d. (1924),, s.d. [1924]

350,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
s.d. [1924]
Luogo di stampa
Milano
Autore
D''ANNUNZIO, Gabriele
Editori
Milano, Alfieri & Lacroix, s.d. (1924),
Soggetto
''900
Stato di conservazione
Buono
Lingue
Italiano
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

>in-folio, leg. edit. cart. tipo finta pergamena, con cordoncino giallo-rosso-azzurro a fermare i fogli. Edizione fuori commercio, stampata a cura della Federazione Marinara e unica che riproduce i due manoscritti dannunziani (cfr. Vecchioni). Frontespizio con quattro imprese dannunziane e titolo in facsimile d'autografo in rosso e nero: «Il testo del nuovo Patto marino scritto a penna da Gabriele d'Annunzio. 21 luglio 1923». I 22 fogli, impressi in rosso e nero solo al recto, con l'impresa in alto “Semper Adamas. Prima squadriglia navale. Il Comandante”, contengono in facsimile di scrittura il Preambolo (“Noi siamo oggi convenuti..”; ff. 1-10), il Patto (“Ed ecco le condizioni essenziali dell'accordo...”; ff. 11-22); seguono i 2 ff. nn. con “La sentenza quadrata da Gabriele d'Annunzio composta...” che termina con la data “9 decembre 1922”. Segue il «Commiato al Patto marino e Licenza ai fedeli interpreti», dat. in fine “Il Vittoriale: 11 febbraio 1924” (ff. 1 nn. e 27 num.), sempre in facsimile d'autografo ed impressi solo al recto, con l'impresa “Squadra di San Marco. Ti con nu. Nu con ti”. Esemplare con una curiosa dedica firmata Gabriele D'Annunzio alla sguardia anteriore, in nero, che rappresenta un interessante enigma: non è stata vergata da Gabriele D'Annunzio ed inoltre è datata "Genova, Agosto, 1923", ovvero l'anno precedente alla presente edizione. Inoltre non è stato possibile reperire notizie sul dedicatario, presumibilmente legato al Vate e all'impresa Fiumana, né sul misterioso ma ispirato imitatore non solo della grafia, ma anche dello stile di D'Annunzio, che ha composto la dedica: "All'inviato dal mare Adalberto Zunino, Artefice a suo modo, insieme a noi, di queste pagine che furono pensate già sulle rive di passione dell'Italianissimo Carnaro". Buon esemplare, internamente fresco, ma coperta un po' stanca e tracce d'umido in prossimità delle cerniere e al margine interno della sguardia e del frontespizio, dove il cordoncino ha rilasciato un po' di colore.  Vecchioni n. 73a. Papalia p.22 -Z. Manca a De Medici, Guabello e Falqui.