Dettagli
Soggetto
RICETTARIO MANOSCRITTO
Stato di conservazione
Nuovo
Descrizione
[Ricettario] Il tesoro dei poveri è la natura, con tutte le sue infinite risorse. La natura ricca di risorse vegetali a disposizione dell¿uomo per curare le malattie e che da sempre ha rappresentato la migliore fonte di prodotti per la salute. Il tesoro dei poveri è la traduzione integrale di un manoscritto del XIII secolo, un vero e proprio vademecum terapeutico del Medioevo, in cui compaiono ricette fondate sulla forza rigeneratrice della natura, ma anche sugli influssi e le energie astrali, nello spirito cosmogonico dello ¿scienziato¿ medievale. Il testo originale è riportato a fronte. Il libro è rivolto ai cultori della medicina medievale, che possono attingervi notizie di prima mano, ma è anche fonte di curiosità. L¿Autore è Pietro Ispano, divenuto poi Papa Giovanni XXI, il quale riteneva il diritto alla salute un bene di tutti, anche di chi non poteva permettersi farmaci costosi. Lo scienziato medievale, un po¿ teologo e un po¿ medico, un po¿ astrologo e un po¿ giureconsulto, era teso a sintonizzarsi con il macrocosmo, dove più evidente era il peso delle energie divine ed astrali. Ne esce un quadro culturale composito, un mix di rimedi terapeutici vegetali, minerali ed animali, finanche umani, che oggi possono farci sorridere, ma che nel bene e nel male rappresentano il substrato storico della nostra medicina: - le nocciole tritate con il grasso d¿orso fanno ricrescere i capelli - il grasso di capra con il succo di porro restituisce l¿udito - la pietra che chiamano magnete allontana la discordia tra marito e moglie - il succo di artemisia rompe i calcoli in modo straordinario - la resina di ginepro spalmata sul pene ne impedisce l¿erezione - l¿erba colombina portata tra i vestiti estingue la libidine. Sono solo alcune delle indicazioni tratte dalle centinaia di ricette che si susseguono una dietro l¿altra, per trovare un rimedio a tutto, in un viaggio insolito, attraverso le malattie fisiche e psichiche che affliggono il corpo partendo dalla testa e arrivando ai piedi. Il fatto che vi compaiano rimedi piuttosto curiosi per il mondo scientifico di oggi non sminuisce l¿importanza storica del trattato e la sua importanza sul piano della pratica terapeutica, come dimostrano le numerose edizioni del trattato succedutesi fino all¿Ottocento. Al contrario, ne rende più piacevole la lettura, dal momento che apre uno squarcio su un mondo terapeutico ignoto, che per noi moderni si carica di magico.