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Libri antichi e moderni

Frachetta Girolamo

IL SEMINARIO DE GOVERNI DI STATO. nel quale, sotto cento dieci capi, si comprendono intorno a ottomila Massime, o Propositioni universali, & Regole, o Insegnamenti di Stato, & di Guerra. Cavati d diversi scrittori politici, et di cose di guerra. Con un discorso sopra ciascun di detti capi. In Venetia, Per Evangelista Deuchino, 1624.

550,00 €

Nuova Atlantide Libreria

(Perugia, Italia)

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Dettagli

Autore
Frachetta Girolamo

Descrizione

in 4to; pp. (40), 798. Capilettera e testatine. Piena pergamena muta settecentesca rimontata; lieve gora che insiste sull’angolo inferiore delle carte per circa metà volume; leggera brunitura ad alcune pagine, forellino a una carta delle Tavole che mangia quattro lettere; nel complesso un buon esemplare. Terza edizione riveduta e ampliata rispetto all’originale di questo trattato a opera di Girolamo Frachetta ristampato dall’editore in virtù del successo delle due precedenti edizioni presto esaurite nei loro 2800 esemplari; il Frachetta, (1558-1620), segretario e agente del Cardinal Gonzaga, autore di opere a carattere precettistico di natura economico e politica, tra cui un “ Discorso sulla ragion di Stato”, in chiara contrapposizione al pensiero machiavelliano, aveva iniziato la stesura di questo trattato, apparso la prima volta nel 1613 dal Deuchino, che avrebbe dovuto consistere in una raccolta di tremila massime di natura politico e militare, tratte prevalentemente da autori classici. tra cui Tacito, Senofonte, Polibio, ma anche dai "moderni" come il Guicciardini e il Du Ballay; col passare del tempo citazioni le citazioni aumentarono fin quasi le " 8.000, frutto di un minuzioso lavoro di accumulazione teso a investire ogni aspetto della vita politica e militare; esse erano state divise per argomento in 110 capi, ciascuno dei quali si chiudeva con un ampio discorso. La letteratura tacitiana e quella sulla ragion di Stato vi trovavano una sistemazione decisamente articolata e soprattutto fortunata, a giudicare almeno dal successo editoriale dell'opera, che si propose come modello ben presto imitato” (Treccani).