Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Marina Benedetti

Il «santo bottino». Circolazione di manoscritti valdesi nell'Europa del Seicento

Claudiana, 2006

11,88 € 12,50 €

Claudiana - Paideia - SBBF

(Torino, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2006
ISBN
9788870166460
Autore
Marina Benedetti
Pagine
135
Collana
Società di studi valdesi Torre Pellice (24)
Editori
Claudiana
Formato
240×120×10
Soggetto
Valdesi, Inquisizione, Libri religiosi, Protestantesimo e Chiese protestanti, Intolleranza, persecuzioni e conflitti religiosi, Studi sui mezzi di comunicazione, XVII secolo, 1600–1699
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Sullo sfondo dell'affascinante vicenda dei predicatori itineranti valdesi del tardo Medioevo, la storia della circolazione della letteratura dottrinale da questi utilizzata nonché della documentazione giudiziaria su di essi nel periodo tra la promulgazione e la revoca dell'Editto di Nantes. Sul finire del medioevo i barba valdesi viaggiavano a coppie accompagnati da testi utilizzati per la predicazione. Cercando di ricostruire la rete delle loro relazioni, gli inquisitori li pongono al centro del bersaglio repressivo. I predicatori itineranti diventano così protagonisti di un doppio circuito documentario: attivo attraverso la letteratura didattico-religiosa e passivo tramite gli atti giudiziario-inquisitoriali. Questa documentazione assume inaspettate dimensioni culturali. I manoscritti quattrocenteschi nutrono le battaglie confessionali. Le passioni erudite suscitate dalle tensioni culturali delle grandi controversie religiose si esprimono anche in coraggiosi progetti editoriali: "santo bottino" è espressione coniata dal pastore riformato Jean Paul Perrin nell'opera fondante la storiografia valdese. In questo libro emerge la proficua interrelazione tra fonti e ricezione nelle opere erudite, tra lotte polemistiche e uso della storia, tra uomini e viaggi. Attraverso i documenti si disegna un percorso religioso che dalla marginalità degli spazi alpini si fa centralità culturale, al di là delle barriere geografiche e confessionali.