Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Il Resto Del Carlino

Il RESTO del CARLINO. Primo numero. Anno I n. 1, Bologna, 1885.

350,00 €

Bongiorno Paolo Libreria

(Modena, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Autore
Il Resto Del Carlino
Soggetto
giornali - Resto del Carlino

Descrizione

Fascicolo di pagine 4 di cm. 29. Bologna, 20 marzo 1885. Quella mattina sotto le Due Torri i bolognesi trovarono un foglio quotidiano tutto nuovo, «un giornale piccolo per chi non ha tempo di leggere i grandi» e con un approccio simpatico già nella sua testata, «il Resto del Carlino». Il 20 marzo esce il primo numero del "Resto del Carlino", giornale fondato con 400 lire da un gruppo di giovani laureati in legge di idee liberali: Cesare Chiusoli, Alberto Carboni, Giulio Padovani e Francesco Tonolla, "i quattro moschettieri". Viene stampato in formato "notarile" nella tipografia Azzoguidi, presso palazzo Barbazzi, in via Garibaldi n. 3. Costa due centesimi, il resto della moneta di rame da dieci centesimi (detta "carlein") necessaria per l'acquisto di un sigaro toscano. "Dare il resto del carlino" è anche in gergo promettere il seguito di una punizione o di un rimprovero, quindi per estensione strigliare, sferzare. Nei primi tempi il "Carlino" appoggia l'Associazione democratica bolognese e i socialisti dell'Avv. Giuseppe Barbanti Brodano. In seguito abbandona le posizioni radicali e aderisce alla svolta liberale filo-crispina. Il successo delle vendite ne renderà presto difficile la gestione amministrativa: nel 1886 i fondatori cederanno le proprie quote a Amilcare Zamorani. Dal 1889 avrà una propria tipografia, primo tra i giornali bolognesi. Axs