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Libri antichi e moderni

Calonghi, Ferruccio

Il Prologo delle Metamorfosi di Apuleio. Estratto dalla Rivista di Filologia e d'Istuzione classica Anno XLIII (Fascicoli I e II - Gennaio e Aprile 1915).

Torino : Ermanno Loescher, 1915.,

69,00 €

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Dettagli

Autore
Calonghi, Ferruccio
Editori
Torino : Ermanno Loescher, 1915.
Formato
60 p. Copertina morbida originale.
Sovracoperta
No
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Prima edizione
No

Descrizione

Dalla biblioteca del Prof. Wolfgang Haase, editore di lunga data dell'ANRW e dell'International Journal of the Classical Tradition (IJCT). - Legatura leggermente scolorita con alcune sfilacciature ai bordi, marcatura a matita sull'ultima carta finale, taglio grezzo, altrimenti buono e pulito. - Riprendiamo la discussione dal B�rger (1), Delle osservazioni e delle ipotesi del Rohde terremo conto occasionalmente, soprattutto alla fine della nostra trattazione. Dice in massima il Biirger: Nemmeno E. Rohde (2) che da ultimo tratt�mpiutamente tutte le questioni relative alle Metamorfosi, riusc� per quanto concerne il prologo, a risolvere tutte le difficolt�E si capisce, perch�l Rohde appunto, preoccupato dalle notizie biografiche delle linee 10-12 (ediz. Helm), che possono convenire ad Apuleio, seguenti ad altre (7-9), che non possono invece convenirgli, ove siano prese letteralmente, non trov� bandolo della matassa. �ben vero ch�egli tent� attribuire ad Apuleio la dichiarazione che la Grecia fosse la sua vetus prosapia, considerandola come un�espressione enfatica, � geistig � insomma (p. 82), ma riusc�acile al B. di obiettare che pi� sotto si legge ibi linguam At(f)idem . merui, dove difficilmente si potrebbe intendere l�ibi se non con valore locale. Che Apuleio abbia imparato il Greco in Grecia primis pueritiae stipendiis non sembra davvero rispondente alle notizie che abbiamo della sua vita. - Ferruccio Calonghi (Cremona, 1� marzo 1866 � Genova, 1� febbraio 1945) �tato un latinista e lessicografo italiano ricordato soprattutto come autore di un noto dizionario latino-italiano. Gli interessi scientifici di Calonghi sono stati quasi esclusivamente lessicali, se si eccettua un'importante edizione critica di Tibullo[2]. Nel 1937, dett� distico elegiaco in lingua latina, inciso sulla stele che celebra il primo colpo di fucile sparato durante la Grande guerra da un militare italiano, a Corno di Rosazzo. L'opera per la quale �ncora noto, e alla quale ha dedicato la maggior parte del suo lavoro, �l Dizionario Latino-Italiano. Esso nacque, inizialmente, come traduzione del Kleines lateinisch-deutsches Handw�rterbuch (Piccolo dizionario latino-tedesco) di Georges, e tali sono le prime due edizioni: la prima, apparsa a dispense nel 1889-90 e uscita in volume nel 1891, la seconda nel 1901. Per la parte dall'italiano al latino,si avvalse della collaborazione di Pietro Rivoire. Nella stesura della terza edizione del Dizionario Latino-Italiano, Calonghi lavor�cenni per rielaborare ed ampliare le precedenti edizioni in modo tale da compilare un dizionario del tutto nuovo che abbracciasse la intera latinit�dalle leggi delle XII tavole fino ai Padri della Chiesa. L'opera sub�olte traversie (gi�omposta, fu distrutta dai bombardamenti dell' agosto 1943 a Torino) e vide la luce postuma, solo nel 1950. La pubblicazione della terza edizione del Dizionario di Calonghi fu accolta con favore da autorevoli critici, e l'opera si addita, ancora oggi, come il testo di riferimento per il latino-italiano, per la sua ricchezza lessicografica e le sfumature semantiche. Chiaramente il fatto che non tutte le citazioni e gli esempi latini vengano tradotti in italiano, dimostra come il dizionario sia rivolto a chi conosce gi�a lingua latina, e non agli studenti alle prime armi con la traduzione.