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Libri antichi e moderni

Berni Francesco.

Il primo libro dell'opere burlesche.

Firenze, (Bernardo Giunta il vecchio), 1548.,

5500,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italia)

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Dettagli

Autore
Berni Francesco.
Editori
Firenze, (Bernardo Giunta il vecchio), 1548.
Lingue
Italiano

Descrizione

In-8ø; 224 cc. (mal numerate). Legatura tardo settecentesca in tutto marocchino rosso con titolo in oro al dorso e taglio dorato. Titolo rinforzato al verso, margine inferiore della carta Bii restaurato, gora non grave al margine interno bianco dei primi quaderni, occasionali fioriture e bruniture. Nome di possessore cinquecentesco stampigliato al titolo: Giacomo Buonvalori, che parrebbe essere il contemporaneo giurista bolognese e lettore di diritto presso lo Studio cittadino nel 1562. Rarissima prima edizione del primo libro, "tanto pi— ricercato, quanto che le ristampe sono meno intere" (Gamba), delle opere burlesche del Berni: la magistratura veneziana degli esecutori contro la bestemmia aveva sequestrato gi… nel 1546 le edizioni Nav• delle opere del Berni (uscite tra il 1537 ed il 1540). Con l?Index romano dei libri proibiti arriv• la condanna definitiva di tutta la sua opera. La raccolta, curata da Anton Maria Grazzini, che attribuisce con enfasi al poeta toscano un ruolo di capostipite di un nuovo genere letterario: ?Che primo Š stato e vero trovatore, Maestro e padre del burlesco stile?, Š corredata dai versi di Giovanni Della Casa, Benedetto Varchi, Francesco Molza, Lodovico Dolce e Agnolo Firenzuola, oltre ai meno noti Giovan Francesco Bini e Giovanni Mauro. Il secondo libro uscir…, indipendente e dopo due altre edizioni del primo libro (1550, 1552), sempre presso i Giunti, solo nel 1555. ?L?edizione fondamentale delle rime del Berni, cos? come degli altri poeti ?burleschi?, che da essa ricevono la loro qualificazione caratterizzante, Š la raccolta uscita a Firenze, presso i Giunti, nel 1548, per le cure di Anton Maria Grazzini detto il Lasca. Rara la prima impressione.? (Longhi). I celebri componimenti, tra il satirico e l'osceno, offrono una delle pi— originali testimonianze della reazione letteraria all'imperante petrarchismo poetico del tardo Rinascimento italiano: ?Insieme con l?Aretino (del quale fu nemico dichiarato), B. rappresenta il momento pi— significativo di quell?atteggiamento antiletterario, di quel gusto dissacratore dell?ordine, dell?armonia idealizzante e dell?eleganza accademica che il classicismo bembesco tendeva invece a imporre alla cultura del primo Cinquecento. [?] la sua capacit… di dare norma e omogeneit… letteraria alla poesia burlesca e satirica, ne fecero presto un maestro: da lui discese quel genere letterario (il capitolo alla ?bernesca) e pi— generalmente quella poesia ridanciana sagace e fustigatrice, che ebbe tanti seguaci fino all?Ottocento.? (La nuova enciclopedia Garzanti). ?La forma poetica pi— congeniale a Berni Š il capitolo ternario o ?in terzine o ?in terza rima?, un contenitore talmente adeguato alla materia giocosa e burlesca da assumere in seguito la denominazione antonomastica di ?capitolo bernesco?. Nella maggior parte di essi si cantano le lodi paradossali di cose banali o vili o nocive (le anguille, le pesche l?ago, il debito, l?orinale, il caldo del letto, la peste), con un susseguirsi di trovate ingegnose che spesso celano allusioni e doppi sensi osceni in un linguaggio molto vivace e colorito.? (Segre, Martignoni). Haym 114. Gamba 158. Renouard LVI, 147. Decia 255. Ascarelli-Menato, p. 273. S. Longhi, Francesco Berni, in Poeti del Cinquecento, Milano, Ricciardi, vol. 23, tomo 1 p. 623 e sgg. C. Segre, C. Martignoni, La letteratura italiana dalle origini al Novecento, 2, p.394. F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, nø94.