Libri antichi e moderni
Samy Fayad
IL PAPOCCHIO OSSIA LA QUESTIONE SETTENTRIONALE. COMMEDIA IN TRE ATTI
ARTURO BERISIO, 1970
26,99 €
Studio Maglione Maria Luisa
(Napoli, Italia)
Le corrette spese di spedizione vengono calcolate una volta inserito l’indirizzo di spedizione durante la creazione dell’ordine. A discrezione del Venditore sono disponibili una o più modalità di consegna: Standard, Express, Economy, Ritiro in negozio.
Condizioni di spedizione della Libreria:
Per prodotti con prezzo superiore a 300€ è possibile richiedere un piano rateale a Maremagnum. È possibile effettuare il pagamento con Carta del Docente, 18App, Pubblica Amministrazione.
I tempi di evasione sono stimati in base ai tempi di spedizione della libreria e di consegna da parte del vettore. In caso di fermo doganale, si potrebbero verificare dei ritardi nella consegna. Gli eventuali oneri doganali sono a carico del destinatario.
Clicca per maggiori informazioniMetodi di Pagamento
- PayPal
- Carta di Credito
- Bonifico Bancario
-
Scopri come utilizzare
il tuo bonus Carta del Docente -
Scopri come utilizzare
il tuo bonus 18App
Dettagli
Descrizione
Giornalista e commediografo, Samy Fayad nasce a Parigi nel 1925. Di origine libanese, vive da bambino in Venezuela e da adulto a Napoli, città nella quale trova una patria quanto mai congeniale e dalla quale assorbe umori, debolezze, tic e quel granello di follia sempre presenti nei personaggi dei suoi lavori. E' uno dei pochissimi commediografi italiani la cui produzione abbia un respiro internazionale tanto che è più rappresentato nei paesi europei ed americani che in Italia. Il suo repertorio, vasto ed originalissimo, ha toni e timbri inconfondibili basati sulla costante del più autentico umorismo che non si limita all'aggressività della battuta comica ma si risolve in un civile atteggiamento di critica nei confronti degli altri e di sé (il segreto dell'umorismo è infatti quello di saper ridere di se stessi) che confina con una forma di serena pietà per tutte le debolezze umane. Sono una trentina le sue commedie, folli ed estrose, ma rette sempre da una estrema civiltà anche formale, alcune delle quali Come si rapina una banca, Il settimo si riposò, Il papocchio, Lo spione della scala C, Un gran bene di consumo, furono cavalli di battaglia di Peppino de Filippo e Nino Taranto. Per la sua produzione radiofonica e teatrale, Fayad ha ricevuto riconoscimenti ufficiali. Con I compagni della cattiva strada (1952) ha vinto il "Premio Nazionale Radio-drammatico"; con Don Giovanni innamorato (1954) il primo premio al concorso della RAI per lavori radiofonici. Alla sua commedia Come si rapina una Banca viene assegnato nel 1966 il primo premio dell'Istituto del Dramma Italiano. Nel 1984 vince il premio teatrale "L'Aretino" con Il quarto lato del triangolo.
In Italia, il teatro di Fayad, è stato portato in scena, con grande successo, da Peppino De Filippo, Nino Taranto, Antonio Casagrande, Regina Bianchi, Dolores Palombo, Nuccia Fumo, Angela Pagano, Gigi Reder, Carlo Taranto, Marzio Onorato, Anna Maria Ackermann, Antonio Allocca, Beppe Barra.
Il teatro di Fayad è stato tradotto, rappresentato, teletrasmesso in Francia, Germania, Svizzera, Austria, Svezia, Grecia, Polonia, Olanda, Romania, Bulgaria, Argentina, Brasile, Messico, Stati Uniti d’ America, Gran Bretagna.
Hanno scritto del suo teatro: Domenico Rea, Alberto Perrini, Franco Malatini, Carlo Maria Pensa, Lino Calvino…
Fayad muore a Napoli nel 1999.
Caso, imbroglio e intreccio sono alla base del teatro di Fayad e lo sono in maniera crudele anche nella vita dei napoletani, trattenuti ai margini della storia europea e quindi affidati al caso fin dalla nascita.
In questo senso e per questa via il teatro di Fayad riporta nel dibattito il grandioso messaggio del primo pulcinella, la maschera che bazzicò le scene d’Europa tra Seicento e Settecento, mezzo burattino e mezzo uomo, secondo la minaccia dei tempi e la condizione umana da accettare: Come in quel teatro, così in quello di Fayad i protagonisti parlano sempre di altro; anzi, ciascuno parla per suo conto, secerne il suo veleno e cerca di raddrizzare il suo dramma, che rimane personale persino all’ interno della sua famiglia. Il napoletano di Fayad è un individualista indistruttibile: Per questo motivo il dialogo procede per contatti rapidi, per incontri e scontri fortuiti, per assonanze e analogie, lasciando però scaturire all’ improvviso- e sempre come per caso-squarci di verità che illuminano un paesaggio dove la miseria ha lasciato i suoi aridi segni dappertutto.”
“ Le creature di Fayad stanno pulcinellescamente in questo mondo e battono sulle porte per entrarvi da uomini. Questo è, secondo me, il messaggio del teatro Fayadiano: condotto con una perizia straordinaria, tra suspense, humour e divertissement e con le sorprendenti trasfigurazioni delle magie pulcinellesche; un testo, che alla fine si rivela per un lavoro d’ incastro di una incredibile perfezione, come la vita che non spreca nulla.” ( Domenico Rea)
Descrizione bibliografica
Titolo: Il papocchio, ossia La questione settentrionale: commedia in tre atti
Autore: Samy Fayad
Copertina di: Giovanni Girosi
Editore: Napoli: Arturo Berisio, 1970
Lunghezza: 78 pagine; 18 cm
Soggetti: Commedia d’intreccio, Ambiente meridionale, Comicità, Umorismo, Napoletanità, Teatro, Drammaturgia, Nino Taranto, Rappresentazioni teatrali, Libri rari, Vintage, Commedie, Avvocato Alfonso Russolillo, Wanda, Amelia, Odoardo, Adinolfi, Caruso, Lettieri, Luigino, Gilda, Zia Margherita, Dame, Il pap'occhio, Colpi di scena, Testi teatrali storici, Napoli, Verona, Spettacolo, Cabaret, Introvabili, Comedy, Southern environment, Comedy, Humor, Neapolitan, Theater, Dramaturgy, Theatrical performances, Rare books, Vintage, Comedies, Dames, Twists, Historical theatrical texts, Show, Untraceable Books, Naples, Maschere, Pulcinella