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Libri antichi e moderni

Rinaldi, Giovanni (De).

Il mostruosissimo mostro di Giovanni de' Rinaldi. Diviso in due trattati. Nel primo de' quali si ragiona del significato de' Colori. Nel secondo si tratta dell'herbe, fiori, et altre simili cose.

270,00 € 300,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Autore
Rinaldi, Giovanni (De).
Soggetto
Letteratura classica e umanistica - (Cinquecento, Edizioni del Novecento)

Descrizione

Francesco Baldini, Ferrara, 1584. In 12esimo, pp. 128 (con gli “Errori occorsi nell'Opera”; le pp. 3 e 4 sono dedicate “Alla Ill.ma Sign.ra Livia Thieni”), capolettera e finalini xilografati (ciascuno dei quali propone l’animale o la pianta che ha per iniziale la lettera con cui si inizia il discorso), leg. orig. in perg. con titolo mns. lungo il dorso, fogli di guardia in carta più recente. Singolare trattato, più volte stampato tra il 1584 e i primi decenni del Seicento, che tratta in maniera non sempre strettamente scientifica, ma piuttosto curiosa, del significato dei colori, delle piante e dei fiori (Adams, p. 556; Piantanida, p. 2249). La prima edizione è Ferrara, 1584, e un'altra edizione ferrarese è quella di Giulio Vasalini e Vincenzo Galdura del 1588. L'edizione del 1602: “Il libro è scritto soltanto per gli innamorati ai quali l' Autore insegna il significato amoroso dei colori, delle erbe e dei fiori”. L’opera è divisa in due corposi capitoli, il primo dei quali dedicato ai colori, il secondo relativo ai fiori, alle erbe, alle piante, alle pietre preziose e ad altre cose simili, che in qualche modo potevano avere un significato più o meno recondito. Nell’insieme, i due trattati sono una dettagliata dissertazione sul significato simbolico e alchemico dei colori e dei fiori; quest’ultimo trattato, redatto in forma alfabetica, peraltro ricco di riferimenti letterari e corredato da sentenze, curiosità e suggerimenti, rappresenta forse la parte più interessante. Snella e vivace pubblicazione, molto gradita agli innamorati, ai quali l’autore insegna il significato amoroso di tutti questi elementi, nonché alle signore per il romanticismo insito nel linguaggio dei colori e dei fiori (in definitiva una sorta di galateo sul loro impiego), l’opera fu molto in voga ai suoi tempi, ebbe ampio successo e fu pubblicata più volte tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600, tanto che tra il 1584 (data della sua prima pubblicazione) e il 1626 se ne contano più di dieci edizioni (cfr. Graesse VI, 125). Esemplare mutilo del frontespizio (le indicazioni tipografiche compaiono alla p. 4 e ci permettono di risalire all’edizione), il titolo del secondo trattato (così come esso compare alla p. 60) è “Del significato dell’Herbe, Fiori, Et altre simili cose”, la p. 128 presenta gli “errori occorsi nell’opera” (ossia la parola errata, la pagina e la riga in cui si trova e, accanto, la relativa correzione della parola). L’Autore, nato a Ferrara e vissuto nel XVI secolo, fu un botanico e, oltre alla presente, scrisse altre piacevoli e dilettevoli composizioni. Operetta di interesse letterario e botanico, non facile a reperirsi. Manca il frontespizio, testo non fresco con lievi presenze di umido ai fogli, il foglio 27 - 28 ha una mancanza della carta al margine bianco, piccoli lavori di tarlo al margine bianco superiore intaccano, nella parte mezzana del volume, alcune lettere di testo.