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Libri antichi e moderni

Ivan Rizzi, Diego Fusaro

Il mondo senza fini. Lo spirito ha abbandonato l'Occidente

Rubbettino, 2018

17,10 € 18,00 €

Rubbettino

(Soveria Mannelli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2018
ISBN
9788849854534
Autore
Ivan Rizzi
Pagine
292
Collana
Varia
Editori
Rubbettino
Formato
225×145×23
Soggetto
Etica, Etica e filosofia morale
Prefatore
Diego Fusaro
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

André Malraux, riferendosi all'Europa, lanciò una profezia testamentaria: "Il secolo XXI sarà spirituale o non sarà affatto". La furia iconoclasta decostruttiva ha portato a termine il suo compito, ora però tutto sembra chiedere un'opera di ricostruzione. Lo chiede la necessità, la voce ineludibile del nostro scontento. Lo spirito è la "grande dissidenza", sempre latente, dissente da tutte le nuove forme di alienazione e reificazione. Dopo il dispiegamento di tanta intelligenza senza umiltà è possibile pensare una forza spirituale senza fede, qualcosa che resiste e ricostruisce? L'esistenza tiene nascosto alla mente tutta la sua grandezza, proprio in quanto incognita rivela che il suo stesso consistere non si esaurisce in ciò che sa di se stessa ma è cosa ulteriore. Annuncia che esiste un oltre. Non è inutile soffermarci su quell'abisso logico, poiché solo quando l'io ha cognizione del vuoto-nulla nel centro metafisico di tutto il discorso sull'essere può scoprire che il particolare della sua propria esistenza è esattamente l'universale del genere umano. Poiché proprio in ciò che è mistero sta ciò che ci unisce. L'umanità è una sassaia se è pensata come un automatismo efficace, come sembra essere; essa è invece quella misteriosa unità di immanenza e trascendenza che da sempre interroghiamo, come tutti intimamente sanno e che nessuno ascolta. Sul piano storico siamo solo spettatori in un mondo dato per definitivo; sul piano esistenziale siamo già spossessati da quell'insuperabile dispositivo planetario che è la tecnica. Fuori dalla luce zenitale del presente non sappiamo né vogliamo vedere. Vogliamo vivere senza idee.