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Libri antichi e moderni

Gilda Policastro

Il metaverso. Appunti sulla poesia al tempo della scrittura automatica

Quodlibet, 2024

11,40 € 12,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2024
ISBN
9788822921901
Autore
Gilda Policastro
Pagine
144
Collana
Elements
Editori
Quodlibet
Formato
187×111×15
Soggetto
Studi letterari: dal 2000 ca. in poi, Studi letterari: poesia e poeti
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Qual è l’orizzonte pragmatico e quale quello ideale della poesia contemporanea? Quali sono i contesti, le condizioni e le possibilità delle scritture in versi, al di fuori della concezione egemone che ne esaspera l’intenzione emotiva, effusiva e soggettiva? Come si riconosce, oggi, e come si apprezza la “vera” poesia? L’idea del ritmo, di una sonorità diversa dalla prosa corrente e della preservazione di una dimensione verticale restano le ragioni formali di riconoscibilità: la poesia in massima parte va a capo (tranne quando si fa deliberatamente prosa, o “prosa in prosa”, a partire dagli anni Zero) e “suona” in un certo modo. Quel che si va perdendo oggi, nell’esperienza concreta, è proprio la dimensione orizzontale, ovvero il legame, per dirla con Barthes. Non solo tra le parole, quindi nella testualità immediatamente riconoscibile, ma tra gli individui in società, ovvero tra coloro che praticano la poesia in varie forme e coloro che ne fruiscono (distantissimi, numericamente, i primi dai secondi). I cenacoli e i circoli di una volta sono stati rimpiazzati da un monadismo narcisista che è specchio e portato del mondo social in cui siamo immersi; scuole, poetiche e correnti non hanno resistito al salto di millennio: salvo qualche spiffero tardivo, i poeti sono soli. La rete come spazio e come strumento sembra essere l’unico verso possibile per la poesia, la direzione in cui muoversi per discuterne, e finanche per farne. Resta al contempo anomalo e commovente che il compito di dire i sentimenti e indagare le relazioni umane si affidi nel senso comune all’arte più oscura e menzognera di sempre, dalla Repubblica di Platone all’ultima intervista dell’influencer: «Ha inventato tutto», dice del j’accuse della ex fidanzata, «nel suo libro c’è molta “poesia”».