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Libri antichi e moderni

Sanguineti, Edoardo

Il Giuoco [gioco] dell'Oca. Romanzo

Feltrinelli,, 1967

50,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1967
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Sanguineti, Edoardo
Pagine
pp. 238 [2].
Collana
collana « I narratori», 100,
Editori
Feltrinelli,
Formato
in 8°,
Edizione
Prima edizione.
Soggetto
Narrativa Italiana del '900
Descrizione
cartonato editoriale rivestito in carta plastificata rosa stampata in bianco e arancione (grafica di Bob Noorda, tipica della collana Feltrinelli «I narratori» anni sessanta); alle sguardie illustrazioni del gioco dell’oca stampate in rosso suddivise in 111 caselle, tante quante sono le sezioni dell’opera; al centro del tavoliere, a destra dell’ultima casella, si legge «IL GIUOCO DELL’OCA DI EDOARDO SANGUINETI»,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione. Ottimo esemplare (leggera brunitura marginale alle carte). Opera suddivisa in 111 sezioni di breve lunghezza e di argomenti variabili, che vertono intorno a narrazioni tendenzialmente grottesche. Recita la quarta di copertina: «Per giocare ci si serve di due dadi numerati dall'1 al 6, e si tira chi debba giocare per primo, e si conviene la posta al giuoco. Colui che fa 12 va al 110 e ci trova SUPERGIRL, e può ritirare una volta sola con un solo dado; se per caso l'1 venisse, egli ha finito il romanzo. Se un altro tira il 12, e tirata su con le rete la ragazza va fino al 110, allora il primo resta al frontespizio. Colui che va al 55, e dietro la macchina da presa vede l'occhio dello scheletro, retrocede dov'era prima, senza pagare; se per caso tirando di nuovo tornasse al 55, ritornerà un'altra volta al suo posto. Colui che va al 50, che è l'ultima cella, paga e resta fermo finché un altro lo leva e si ferma al suo posto, pagando il convenuto. Colui che oltrepassa il 111, tornerà indietro e incontrando un'oca retrocederà di nuovo. Colui che arriva al 111 ha vinto tutto, e può passare ad un altro libro. Quando si fa 9 (dove c'è Paola Pitagora), se è con 6 e 3, si va al 96 e si ascolta una sfuriata giustificata e densa di significato; e se esce 5 e 4, si va al 59, coi due malviventi pronti a chiudere gli sportelli del sarcofago - ed ogni volta che si incontra un'oca, si va avanti ricontando il numero fatto. Si paga il convenuto quando si va alle seguenti poste: 7, 11, 83: e tu lettore riscontrerai la fronzuta verità di questa cabala. Chi va al 48 torna al 21 e vi legge parole oscure. Chi arriva al 45, sulle ali della ragazza vola al 111, 'putre et factus'. La morte sta all'82: chi vi giunge IS DEAD e paga. Chi arriva al 51 si ritira dal giuoco; chi arriva al 28 torna all'1; chi arriva al 64 va avanti di tanti punti quanti quelli dell'ultima giocata; chi, essendosi una volta fermato al 4, capita nel 34, va fino all'83: e capirà perché. Chi arriva al 62 o vuoi al 65, prosegue al 73; e chi arriva al 24, tira i dadi un'altra volta». Al colophon [pagina 4] viene spiegato il motivo della grafia arcaica usata nel titolo: «Il titolo di questo romanzo si è incontrato, a parte il dittongo mobile [cioè “giuoco” invece di “gioco”] [.] con quello di un volume di Fabio Tombari. Così, per la potenza di un dittongo, si possono distinguere due libri».
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