Dettagli
Anno di pubblicazione
1967
Autore
Sanguineti, Edoardo
Collana
collana « I narratori», 100,
Soggetto
Narrativa Italiana del '900
Descrizione
cartonato editoriale rivestito in carta plastificata rosa stampata in bianco e arancione (grafica di Bob Noorda, tipica della collana Feltrinelli «I narratori» anni sessanta); alle sguardie illustrazioni del gioco dell’oca stampate in rosso suddivise in 111 caselle, tante quante sono le sezioni dell’opera; al centro del tavoliere, a destra dell’ultima casella, si legge «IL GIUOCO DELL’OCA DI EDOARDO SANGUINETI»,
Descrizione
LIBROPrima edizione.Ottimo esemplare (leggera brunitura marginale alle carte).Opera suddivisa in 111 sezioni di breve lunghezza e di argomenti variabili, che vertono intorno a narrazioni tendenzialmente grottesche. Recita la quarta di copertina: «Per giocare ci si serve di due dadi numerati dall'1 al 6, e si tira chi debba giocare per primo, e si conviene la posta al giuoco. Colui che fa 12 va al 110 e ci trova SUPERGIRL, e può ritirare una volta sola con un solo dado; se per caso l'1 venisse, egli ha finito il romanzo. Se un altro tira il 12, e tirata su con le rete la ragazza va fino al 110, allora il primo resta al frontespizio. Colui che va al 55, e dietro la macchina da presa vede l'occhio dello scheletro, retrocede dov'era prima, senza pagare; se per caso tirando di nuovo tornasse al 55, ritornerà un'altra volta al suo posto. Colui che va al 50, che è l'ultima cella, paga e resta fermo finché un altro lo leva e si ferma al suo posto, pagando il convenuto. Colui che oltrepassa il 111, tornerà indietro e incontrando un'oca retrocederà di nuovo. Colui che arriva al 111 ha vinto tutto, e può passare ad un altro libro. Quando si fa 9 (dove c'è Paola Pitagora), se è con 6 e 3, si va al 96 e si ascolta una sfuriata giustificata e densa di significato; e se esce 5 e 4, si va al 59, coi due malviventi pronti a chiudere gli sportelli del sarcofago - ed ogni volta che si incontra un'oca, si va avanti ricontando il numero fatto. Si paga il convenuto quando si va alle seguenti poste: 7, 11, 83: e tu lettore riscontrerai la fronzuta verità di questa cabala. Chi va al 48 torna al 21 e vi legge parole oscure. Chi arriva al 45, sulle ali della ragazza vola al 111, 'putre et factus'. La morte sta all'82: chi vi giunge IS DEAD e paga. Chi arriva al 51 si ritira dal giuoco; chi arriva al 28 torna all'1; chi arriva al 64 va avanti di tanti punti quanti quelli dell'ultima giocata; chi, essendosi una volta fermato al 4, capita nel 34, va fino all'83: e capirà perché. Chi arriva al 62 o vuoi al 65, prosegue al 73; e chi arriva al 24, tira i dadi un'altra volta». Al colophon [pagina 4] viene spiegato il motivo della grafia arcaica usata nel titolo: «Il titolo di questo romanzo si è incontrato, a parte il dittongo mobile [cioè “giuoco” invece di “gioco”] [.] con quello di un volume di Fabio Tombari. Così, per la potenza di un dittongo, si possono distinguere due libri».