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Libri antichi e moderni

Graziani Rodolfo

Il Fronte Sud. Con prefazione del Duce

Mondadori, 1938

60,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1938
Luogo di stampa
Milano
Autore
Graziani Rodolfo
Editori
Mondadori
Soggetto
Colonie italiane, Etiopia, Militaria
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Come nuovo
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

In-8°, pp. 348, (8), brossura editoriale figurata a colori con immagini di soldati indigeni alla carica con i fucili spianati. 55 illustrazioni fotografiche b.n. f.t. eseguite in rotocalcografia, 12 facsimili di documenti e 24 cartine e grafici a colori, anche ripiegati. Un facsimile di autografo di Mussolini (riproducente parte della sua prefazione) a p. pagina. Ottimo esemplare Prima edizione (dal 1° al 10° migliaio) di questo resoconto autobiografico di Rodolfo Graziani delle operazioni militari condotte, sotto il suo comando, nel fronte dell'Etiopia meridionale. Rodolfo Graziani (Filettino, Frosinone, 1882-Roma, 1955), generale, governatore della Somalia, comandò il fronte sud durante la conquista etiopica, divenendo Vicerè dell'Etiopia stessa e Maresciallo d'Italia. Tornò in Italia nel gennaio 1938, dopo un attentato in cui rimase ferito gravemente, e, scoppiato il secondo conflitto mondiale, ebbe nel giugno 1940 il governo della Libia e il comando delle truppe dell'Africa settentrionale. Dopo aver compiuto una puntata offensiva su Sidi el-Barrani nel settembre 1940, di fronte al contrattacco degli inglesi dovette ripiegare fino a El-Agheila, venendo perciò sostituito dal generale Gariboldi. Ritiratosi a vita privata fino all'armistizio, dopo l'8 settembre 1943 aderì alla Repubblica Sociale, assumendo la carica di Ministro della Difesa e capo di SM del governo di Salò. Consegnatosi agli Alleati il 1º maggio 1945, fu condannato da un tribunale italiano a diciannove anni di reclusione come colpevole di collaborazionismo. Liberato nel 1950, militò negli ultimi anni nel Movimento Sociale Italiano, del quale fu presidente onorario e da cui uscì nel 1954.
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