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Libri antichi e moderni

Pasquale Mormile, Domenico Cosenza, Antonio Di Ciaccia

Il difetto. Ovvero dell’adolescenza e della pubertà in psicoanalisi

Quodlibet, 2020

17,10 € 18,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2020
ISBN
9788822904706
Autore
Pasquale Mormile
Pagine
160
Collana
Campi della psiche. Lacaniana
Editori
Quodlibet
Formato
215×141×14
Soggetto
Teoria psicoanalitica e psicologia freudiana, Psicologia infantile, dell’età evolutiva e del ciclo di vita, Gruppi sociali in base all’età: adolescenti
Prefatore
Domenico Cosenza, Antonio Di Ciaccia
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Questo libro nasce da una concreta pratica psicoanalitica con i giovani, che spinge l’autore a valorizzare la differenza tra l’adolescenza come aspetto sociale e le risultanze di una clinica illuminata dall’opera di Freud e di Lacan. Ne "Il disagio della civiltà" Freud sottolinea uno dei temi chiave oggetto della riflessione del presente lavoro: la funzione dei «riti di pubertà e di iniziazione» con i quali la società veniva incontro al complesso processo di distacco dalla famiglia da parte degli adolescenti. Per Lacan, invece, l’adolescenza può essere definita come «il tempo necessario [.] in funzione del legame da stabilire tra la maturazione dell’oggetto a [.] e l’età della pubertà». L’intreccio fra queste due coordinate viene illustrato da brevi flash clinici tratti dall’esperienza professionale di Mormile, ma anche da un’analisi di testi cinematografici e letterari, utilizzati come introduzione al velo che circonda l’enigma della sessualità nella contingenza dell’iniziazione sessuale e della perdita dell’oggetto materno nella pubertà. L’annullamento della differenza tra mondo reale e mondo virtuale, la ricerca del resto di godimento nei gadget di consumo e nel proprio corpo (narcisismo, autoerotismo, automutilazione), permettono di introdurre la questione nel soggetto della disarticolazione del tempo, oggi vissuto come qualcosa che non è né ciclico né lineare, ma «puntinato», scandito dall’immediatezza – un tempo rock, diverso dal più mediato tempo hip-hop e da quello, lento e basato sulla parola, proprio delle istituzioni. Compito della pratica lacaniana sarà dunque la messa in tensione del tempo «puntinista» con la funzione risincronizzante della psicoanalisi, quasi a ricostruire meccanismi sociali scomparsi.
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