IL "De laudibus MEDIOLANENSIUM urbis panegyricus" di P. C. DECEMBRIO. Corposo stralcio da Archivio storico lombardo. Anno 34, fasc. 15 (1907), p. 5-45

In-8° (cm. 24 ca.), pp. 41 (da p. 5 a p. 45). Brossura provvisoria riproducente la cop. della rivista, usure al our ben cucito dorso. Segni a penna in cop. Ottimo l'interno ancora intonso. 26 pagine di dottissima introduzione e commento biocritico di Petraglione (riporta anche una LETTERA latina del grande Lorenzo VALLA che chiama bestione e bove Leonardo BRUNI dopo aver leto la Laudatio di Firenze, e invita il Decembrio a confutare il pur amico Bruni) Ie poi il fittissimo (e munito di rubriche a margine) TESTO LATINO del DECEMBRIO (Pavia 1392- Milano 1477), uno dei primi, e grandissimo, degli umanisti lombardi, segretario alla corte del duca Filippo Maria Visconti, diplomatico in missione a Venezia, Siena, Roma, da Amedeo VIII di Savoia. Dal 1447 ambasciatore della Repubblica Ambrosiana in Francia contro Francesco I Sforza, poi fu esiliato a Roma ove fu segretario di Niccolò V e poi di Callisto III;, nel 1459 riconciliato con lo Sforza a Milano, poi a Ferrara. Tumulato nel portico quadripartito di Sant'Ambrogio a Milano. Il PAnegyricus, del codicetto Ambrosiano Z 167 sup., era allora a malapena noto e ancora INEDITO (apparve poi tra gli opuscula historica editi da Zanichelli 1925-58). Raro e sorprendente, e magnificamente esaltante per i milanesi. Censito come estratto in 6 bibl.