Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Segneri Paolo

Il cristiano istruito nella sua Legge

Giovanni Radici, 1718

80,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria

(Bagnone, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1718
Luogo di stampa
Venezia
Autore
Segneri Paolo
Editori
Giovanni Radici
Soggetto
(Cattolicesimo - Dottrina cristiana - Religione)
Lingue
Italiano

Descrizione

Tre parti in un volume in-8° (22,6 x 17 cm), pp. (12), 296; 216; 358, (38), legatura coeva in piena pergamena. Manca la guardia posteriore. Nella Parte Terza, lavori di tarlo nella parte bassa del margine esterno delle pagine da 17 a 64 (tra pagina 49 a pagina 64 il lavoro giunge ad intaccare alcune lettere di testo, senza alterarne comunque la comprensibilità), da 65 a 96 (tra le pagine 65 e 75 l'azione dell'insetto ha determinato la perdita di poche lettere), da pagina 210 a 242 (tra le pagine 217 e 234 il lavoro giunge ad intaccare alcune lettere di testo, senza alterarne comunque la comprensibilità), da 261 a 291 (piccolo segno, limitato al margine bianco). Alcuni errori nella numerazione delle pagine, ma testo completo. Per il resto, esemplare ben conservato. Indice: Parte Prima. Ragionamento I: Sopra le necessità di udire la Parola di Dio; Ragionamento II. Donde avvenga, che non si cavi gran frutto dalla Parola di Dio; Ragionamento III. Sopra la Fede; Ragionamento IV. Sopra la speranza; Ragionamento V. Intorno al numero degli Eletti e de' Reprobi; Ragionamento VI. Sopra la maniera di salvar l'anima con certezza; Ragionamento VII. Sopra il Precetto di Amare Dio; Ragionamento VIII. Sopre il peccato della Bestemmia; Ragionamento IX. Sopra le Imprecazioni; Ragionamento X. Sopra il Giuramento; Ragionamento XI. Sopra il Precetto di Santificare le Feste; Ragionamento XII. Sopra la santa Messa; Ragionamento XIII. Sopra la debita Educazion de' Figliuoli; Ragionamento XIV. Sopra due falli che si commettono nella predetta educazion de' Figliuoli; Ragionamento XV. Sopra due altri mancamenti che avvengono nella medesima educazione; Ragionamento XVI. Sopra l'obligazione che hanno i Figliuoli di onorare i lor Padri; Ragionamento XVII. Sopra la Limosina; Ragionamento XVIII. Sopra il modo di far Limosina; Ragionamento XIX. Sopra il Precetto di fare la Correzione; Ragionamento XX. Sopra la Moderazione dell'Ira; Ragionamento XXI. Sopra i compagni, che inducono gli altri al male; Ragionamento XXII. Sopra il dar la Pace a' Nemici; Ragionamento XXIII. Sopra il gran male della Disonestà; Ragionamento XXIV. Si segue a dimostrare il misero stato de' Sensuali; Ragionamento XXV. Sopra il pregio della Virginità; Ragionamento XXVI. Il biasimo dell'Avarizia; Ragionamento XXVII. Sopra la Restituzion della robba altrui; Ragionamento XXVIII. Sopra i Giudizi necessarij; Ragionamento XXIX. Sopra la Mormorazione; Ragionamento XXX. Sopra la Bugia; Ragionamento XXXI. Sopra i Peccati che si commettono col Pensiero. Parte Seconda. Ragionamento I: Sopra lingiuria che si fa a Dio col Peccato Mortale; Ragionamento II. Dalla grandezza del dominio di Dio sopra noi, s'inserisce la gravezza del Peccato mortale; Ragionamento III. Si espone il terzo titolo del Dominio divino sopra degli huomini, fondato sull'eccellenza della divina Natura, e s'inserisce da esso la gravezza del Peccato mortale; Ragionamento IV. Si mostra l'ingiuria speciale che fa il Peccato al Mistero della Santissima Trinità; Ragionamento V. L'ingiuria che fa il Peccato mortale al Beneficio della Incarnazione; Ragionamento VI. Sopra l'odio che Dio porta al Peccato; Ragionamento VII. L'Ira di Dio, e la Misericordia di Dio, mostrano unitamente quanto sia gran male il Peccato; Ragionamento VIII. Quanto sia gran male il Peccato mentre ci priva della Grazia di Dio; Ragionamento IX. Il Peccato accieca la mente del Peccatore; Ragionamento X. Sopra la durezza di cuore, cagionata dal Peccato; Ragionamento XI. Il Peccato dà morte all'Anima; Ragionamento XII. Il Peccato fa l'huomo misero ancora temporalmente; Ragionamento XIII. La perdita delle buone opere mostra quanto sia gran male il Peccato; Ragionamento XIV. Il Peccato cambia in materia di dannazione a Peccatori sì le Prosperità, come le Tribolazioni; Ragionamento XV. Il gastigo degli Angeli mostra la gravezza del Peccato mortale; Ragionamento XVI. Il gastigo di Adamo scuopre la gravezza del Peccato mortale; Ragionamento XVII. Il Giudizio Universale dimostra quanto sia gran male il Peccato; Ragionamento XVIII. Le Pene dellInferno scuoprono la gravezza del Peccato mortale; Ragionamento XIX. Si discorre sopra la grandezza de beni del Paradiso, e se ne inserisce la gravezza del Peccato mortale; Ragionamento XX. Il Purgatorio mostra quanto sia gran male il Peccato; Ragionamento XXI. La Passion di Cristo scuopre quanto sia gran male il Peccato; Ragionamento XXII. Della malizia del Peccato veniale, si inserisce la malizia estrema del Peccato mortale. Parte Terza. Parte Prima. Ragionamento I: Sopra la sciocchezza di chi si riserva di convertirsi alla morte; Ragionamento II. Sopra la necessità, e l'efficacia dell'orazione; Ragionamento III. Sopra le condizioni che debbono accompagnare l'Orazione per renderla efficace; Ragionamento IV. Sopra il rispetto che è dovuto alle Chiese; Ragionamento V. Sopra il Santo Battesimo; Ragionamento VI. Sopra il Sacramento della Cresima; Ragionamento VII. Sopra l'amore di Cristo nella instituzion della Eucaristia; Ragionamento VIII. Sopèra la preparazione che dee premettersi alla santissima Comunione; Ragionamento IX. Sopra la frequenza della santa Comunione; Ragionamento X. Sopra l'orribile Sacrilegio di chi si comunica in peccato mortale; Ragionamento XI. Sopra il beneficio della Santa Confessione; Ragionamento XII. Quanto sia gran male tacere maliziosamente il peccato nella confessione; Ragionamento XIII. Sopra il dolore necessario in chi si confessa; Ragionamento XIV. Sopra il proposito richiesto nella Confessione; Ragionamento XV. Sopra il proposito necessario di fuggir l'Occasione in chi si confessa; Ragionamento XVI. Che non si dee differire la Confessione dopo il peccato; Ragionamento XVII. Indizj di vero pentimento; Ragionamento XVIII. Sopra l'errore di quei che peccano in confidenza della Confessione; Ragionamento XIX. Sopra la Penitenza che dee farsi da chi ha peccato; Ragionamento XX. Sopra il digiuno; Ragionamento XXI. Sopra le indulgenze; Ragionamento XXII. Quanto habbiano i peccatori ricidivi a temere del loro stato; Ragionamento XXIII. Sopra il Sagramento della Estrema Unzione; Ragionamento XXIV. Sopra il Sagramento dell'Ordine; Ragionamento XXV. Sopra il Sagramento del Matrimonio; Ragionamento XXVI. Sopra la gravezza dell'adulterio; Ragionamento XXVII. Si biasima l'usanza di fare all'Amore; Ragionamento XXVIII. Si risponde alle ragioni addotte in difesa del costume di amoreggiare; Ragionamento XXIX. Si discorre in riprovazione de' Balli; Ragionamento XXX. Sopra la vanità e l'immodestia del vestire; Ragionamento XXXI. In detestazione delle Commedie scorrette; Ragionamento XXXII. Sopra il vizio del Giuoco; Ragionamento XXXIII. Sopra la troppa libertà del conversare; Ragionamento XXXIV. Il Molto che possiam confidare nella protezion della Vergine; Ragionamento XXXV. Sopra la divozione dovuta a' Santi, e massimamente all'Angelo Custode; Ragionamento ultimo. Sopra la necessità di apparecchiarsi alla morte.