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Libri antichi e moderni

Al Shanfara, Francesco Gabrieli

Il bandito del deserto. Testo arabo a fronte

La Vita Felice, 2018

7,60 € 8,00 €

La Vita Felice - BookTime

(Milano, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2018
ISBN
9788893462747
Autore
Al Shanfara
Pagine
64
Collana
Labirinti (74)
Editori
La Vita Felice
Formato
164×117×7
Soggetto
Poesia di singoli poeti
Traduttore
Francesco Gabrieli
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Thabit bin Malik, più noto con il soprannome di al-Shanfara al-Azdi, o semplicemente come al-Shanfara, è una delle figure poetiche che maggiormente spiccano nella tradizione storico-letteraria dell'Arabia pagana, nei decenni immediatamente precedenti la missione profetica di Maometto (fine del VI sec., inizio del VII d.C.). Secondo tale tradizione, di cui non v'è ragione di mettere in dubbio la sostanziale autenticità, al-Shanfara, appartenente alla tribù degli Azd, avrebbe condotto una vita solitaria, raminga e avventurosa nell'Hegiaz meridionale e nello Yemen, da razziatore e bandito, respinto sia dalla sua tribù originaria, che lo mise al bando, sia da quella che l'aveva riscattato dopo che fu fatto prigioniero. La leggenda vuole inoltre che egli avesse giurato di vendicarsi dei torti subiti dai membri della tribù che lo aveva riscattato, rei di avergli negato il matrimonio con Qu'sus, figlia di un sayyid dei bin Salaman, uccidendo cento dei suoi antichi compagni. Sarebbe però morto dopo averne uccisi solo novantanove, anche se il suo teschio, insepolto e sporgente dal suolo, avrebbe causato la caduta e la morte del centesimo, permettendo così al poeta di compiere, postuma, la propria vendetta. Di questo Archiloco o Villon del deserto ci restano, disperse in varie fonti storico-letterarie, scarse reliquie: poco più di centonovanta versi in cui il poeta celebra la propria vita di rischio e d'avventura.
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