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Libri antichi e moderni

Caterina Pigorini Beri

I tatuaggi sacri e profani della Santa Casa di Loreto

OM, 2020

9,50 € 10,00 €

OM Edizioni

(GRANAROLO EMILIA, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2020
ISBN
9788892720404
Autore
Caterina Pigorini Beri
Pagine
59
Collana
I saggi
Editori
OM
Formato
153×210×11
Soggetto
Loreto-Storia, Tatuaggio, Body art e tatuaggi
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Nell’andare raccogliendo le superstizioni, le fiabe, le leggende e le credenze dell’Appennino Marchigiano, attorno al XV secolo gli abitanti e i pellegrini che arrivavano in queste zone avevano l’uso di tatuarsi le mani o l’avambraccio vicino ai polsi. Erano tatuaggi di colore blu di figure, motti, croci, simboli sacri, cuori trafitti, teschi e ancore. Questa popolazione così semplice, gentile e intelligente nella quale pare si siano confuse e quasi adagiate le civiltà umbra ed etrusca, ha l’uso di tatuarsi; gli uomini singolarmente: ed è facile di scoprirlo, perché si tatuano in generale le braccia verso il polso. L’osservatore rimane sorpreso di vedere nei lavoratori dei campi, colle maniche rimboccate, questi segni simbolici di colore turchino: una figura, un motto, una croce e i simboli della Passione col sole e la luna, o quello dello Spirito santo, e uno o due cuori sopra un globo, talvolta ad una stella; poi un millesimo, eterno, incancellabile non ti scordar di me, come dice la canzone. Le origini di questa tradizione venivano dal Santuario di Loreto, probabilmente era un atto di devozione o forse di riconoscimento.