I pitochi

LIBROPrima edizione.Ottimo esemplare (fioriture al piatto anteriore e bruniture al piatto posteriore; piega all’angolo alto fino a pagina 24, dove è piuttosto brunita la carta in corrispondenza della piega).Opera seconda di Barbarani, incentrata sui poveri di Verona e di impronta socialista. Con questi versi il poeta si discosta bruscamente da quelli della sua prima prova, molto incentrati sulla primavera veronese. Raccolta di venticinque sonetti preceduti da un prologo in terzine. L’autore scrisse nelle edizioni successive dei «Pitochi» (pubblicate in quello che oggi è noto come il «Primo canzoniere» di Barbarani) che «buona parte degli ottocento esemplari stampati [.] la ebbero in dono gli abbonati del vecchio giornale democratico «L’Adige», presso il quale già da due anni l’autore funzionava come cronista. Tali sonetti furono rimati nel 1896 durante certo periodo di vita veronese, quando il socialismo balbettava appena, come Gesù sotto Erode, ed in allora, simil genere di componimenti rappresentava già un lodevole ed ardimentoso quanto inusitato saggio di poesia sociale!» Non comune: censito in sette biblioteche del catalogo SBN, il libro è molto raro sul mercato.