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Libri antichi e moderni

Desio Ardito, Comitato Glaciologico Italiano

I ghiacciai del gruppo Ortles-Cevedale (Alpi Centrali). Vol. 1: Testo. Vol. 2: tavole

Comitato Glaciologico Italiano, 1967

150,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1967
Luogo di stampa
Torino
Editori
Comitato Glaciologico Italiano
Curatore
Desio Ardito, Comitato Glaciologico Italiano
Soggetto
Scienze naturali, Glaciologia, Prime edizioni
Sovracoperta
No
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

Due volumi in-4° (27x20 cm), legatura in balacron azzurro editoriale con titoli impressi in bianco ai dorsi e ai piatti anteriori. Pp. XXIV, 874, (2) di errata corrige, 129 figure; XXI, (1), 207 tavole fotografiche, una carta ripiegata nella tasca in fine. Stato di nuovo. Fondamentale lavoro di censimento scientifico dei 132 ghiacciai (inizio anni Sessanta) di uno dei soli tre gruppi montuosi alpini totalmente in territorio italiano (gli altri due il massiccio del Gran Paradiso nelle Alpi Graie e quello Adamello-Brenta nelle Alpi Retiche). L'operato di Ardito Desio (e di E. Feruglio per un breve periodo) fin dai primi anni venti fu di grande spirito pionieristico, come lo fu l'idea del Comitato Glaciologico italiano di intraprendere e sponsorizzare tale ricerca. Campagne glaciologiche annuali più o meno lunghe con posizionamento di segnali sui fronti dei ghiacciai e relativi rilevamenti di avanzamenti e ritirate furono intraprese dai primi anni venti fino agli anni sessanta, con esclusione dei soli anni della seconda guerra mondiale. I dati, le ricerche, le deduzioni di Desio sono state riveduti, corretti, aggiornati anche con ricerche sul campo da Severino Belloni e Augusto Giorgelli. L'opera è un prezioso documento non solo storico, ma anche metolodologico, in quanto interfacciandosi direttamente con l'altro testo di riferimento - Catasto dei ghiacciai italiani (1961) - riesce a fare il punto sulla situazione morfologica dei bacini glaciali, sulla loro copertura, sulle loro variazioni (e relative influenze sui corsi d'acqua) e sul limite climatico delle nevi perenni. Muovendo infatti da ricostruzioni storiche e geografiche, si procede col censimento descrittivo e si conclude con le parte teorico deduttiva. Repertorio cartografico e iconografico di prim'ordine per dettaglio e precisione: esempio esemplare la cartina più volte ripiegata con posizione delle fronti dei ghiacciai dal 1865 al 1961 con distribuzione dei cordoni morenici (compilata da Belloni).