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Libri antichi e moderni

Franco Fortini, Centro studi Franco Fortini

I cani del Sinai

Quodlibet, 2020

12,35 € 13,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2020
ISBN
9788822904560
Autore
Franco Fortini
Pagine
112
Collana
Saggi
Editori
Quodlibet
Formato
221×142×11
Curatore
Centro studi Franco Fortini
Soggetto
Israele, Palestina, Relazioni internazionali, Medio Oriente
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

«Se tu non vuoi più credere alla verità, nessuno vorrà più credere a te». Con la citazione di queste parole che Zelman Lewental scrisse nell’agosto del 1944 ad Auschwitz prima di essere ucciso dai nazisti, si chiude “I cani del Sinai”, uno dei libri più intensi di Franco Fortini. Libro che sfugge ad ogni definizione, attraversa e supera ogni genere: pamphlet e autobiografia, racconto e saggio; prosa tesissima e lapidaria, scandita in brevi paragrafi, obbediente ad una metrica autonoma e rigorosa come in una poesia. Scritto «a muscoli tesi, con rabbia estrema» nell’estate del ’67 a ridosso della «guerra dei sei giorni», “I cani del Sinai” è un libro contro: contro «quanti amano correre in soccorso ai vincitori», contro «il diffuso e razzistico disprezzo antiarabo», contro «l’arma totale» dei media; ma è anche e soprattutto il luogo in cui Fortini volle «chiarire a se stesso la storia di un combattuto rapporto con le proprie origini». E forse proprio da questa doppia lettura di presente e passato, dalla volontà ostinata di tenere insieme l’interpretazione di sé e della storia (di sé nella storia) e di «disegnare il futuro segnando a dito, con esattezza, le fosse di quel che non c’è, le lacune del reale», nasce la forza, non intaccata dal tempo, di queste pagine, da cui Jean-Marie Straub e Danièle Huillet trassero un film a sua volta memorabile. Con una Nota 1978 per Jean-Marie Straub. In appendice “Lettera agli ebrei italiani”.