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Libri antichi e moderni

Tomasini, Giacomo Filippo

Historia della B. Vergine di Monte Ortone, nella quale si contengono diuerse grazie e miracoli, l'origine della Congregazione dedicata al suo nome, e la Vita di fr. Simone da Camerino fondatore di essa, all'eminetissimo e reverendissimo

per Gio. Battista Pasquati,, 1644

450,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1644
Luogo di stampa
In Padoua,
Autore
Tomasini, Giacomo Filippo
Editori
per Gio. Battista Pasquati,
Soggetto
PRIME EDIZIONI ABANO TERME CULTO MARIANO APPARIZIONI MARIANE, MIRACOLI
Lingue
Italiano

Descrizione

In 4° (20,5x14 cm); (6), 168, (16) pp. e una c. di tav. Manca la prima carta bianca e una delle due antiporte. Marca sul front. con Angelo tiene un ramo di giglio nella sinistra in cornice figurata e motto: "Hi sunt administratorii spiritus humilis .". Legatura coeva di recupero in piena pergamena molle. Leggermente corte le carte A2 e A3 (montate leggermente storte) senza problemi al testo ma con soli due numeri di pagina ed il titolo che sormonta ogni pagina, leggermente rifiliati ma per il resto a margini normali. Antico timbro di appartenenza privata al frontespizio. Due piccolissimi ed ininfluenti forellini di tarlo al margine interno bianco delle prime 5 carte. Nel complesso, a parte i difetti sopra descritti in buone-ottime condizoni di conservazione. E' presente la bellissima antiporta più volte ripiegata incisa da Giovanni Giorgi noto incisore, si crede, di origine padovana o veneziana. Giorgi era specializzato sia nella tecnica del bulino che in quella dell'acquaforte. Lavorò con i principali tipografi veneziani (M. Leni e F. Valvasense), e, soprattutto, padovani, come P. Frambotto e M. Cadorin, producendo realizzazione frontespizi e ritratti ma anche tavole di medicina e archeologia. Prima assai rara edizione di questa importante fonte di storia locale. L'opera ricostruisce la storia della celebre apparaizione della Madonna in questo luogo, della venerazione ad essa collegata ed agli innumerovoli miracoli accaduti in questo luogo o legati a questa apparizione. Il Santuario della Beata Vergine della Salute si trova ad Abano Terme, in località Monteortone, ai piedi dell'omonima collina. Il santuario, consacrato alla Beata Vergine della Salute, ospita un pregevole ciclo di affreschi di Jacopo da Montagnana, una Crocifissione di Palma il Giovane ed un grandioso organo Tamburini a tre tastiere, uno tra i più grandi del Veneto. Il santuario sorse nel 1428 a seguito di un fatto miracoloso, mentre imperversava una delle periodiche epidemie di peste. L'uomo d'armi Pietro Falco era solito ritirarsi in preghiera in un boschetto ai piedi del Monteortone per trovare ristoro ai propri malanni. Nel maggio del 1428 gli apparve la Vergine, che lo invitò ad immergersi in un vicino laghetto; qui sarebbe guarito ed avrebbe trovato un quadro con la propria immagine. Tale opera, di autore anonimo dei primi del Quattrocento, è tuttora custodita nell'abside dell'altare maggiore. La Vergine gli ordinò di promuovere la costruzione di una chiesa a Lei dedicata in cambio della cessazione della peste. Effettivamente il flagello della peste finì e la notizia del miracolo suscitò subito l'interesse sia dei Rettori padovani, sia del doge di Venezia Francesco Foscari. Il fervore religioso fu tale che la Serenissima ritenne opportuno inviare il frate Simone da Camerino, celebre predicatore dell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino. Intanto piovevano in abbondanza le donazioni, tanto che la prima chiesa poté essere aperta al culto già il 28 agosto, festa di Sant'Agostino, 1435. Frate Simone, noto anche comeSimonetto da Camerino, fece costruire il monastero annesso al santuario. Chi sia l'autore del primitivo progetto non è dato sapere, ma in seguito vi furono aggiunte di Pietro Lombardo, Tullio Lombardo e Baldassarre Longhena. Le traversie subite nel tempo non consentono di individuare con certezza tali interventi. Frate Simone, le cui spoglie sono tuttora conservate in una tomba ai piedi dell'altare maggiore, condusse in seguito le trattative con Francesco Sforza, signore di Milano, per conto del doge Francesco Foscari, che portarono alla pace di Lodi, siglata il 9 aprile 1454. Prima rara edizione che a parte i lievi difetti si presenta in buone-ottime condizioni di conservazione.