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Libri antichi e moderni

Sismondi Jean Charles Léonard Simonde De

Histoire des Républiques Italiennes du Moyen Age. Cinquième édition. Tome Premier - [Huitième]

Société Typographique Belge, 1838

350,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1838
Luogo di stampa
Bruxelles
Autore
Sismondi Jean Charles Léonard Simonde De
Editori
Société Typographique Belge
Soggetto
Storia e storiografia, Medioevo, Legature
Descrizione
*Hardcover
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Buono
Lingue
Francese
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

8 tomi in otto volumi in-8° grande (25.5x17 cm) elegante e solida legatura piena pergamena rigida coeva con titoli e livraisons dorati su distinti tasselli applicati ai dorsi, sguardie in carta decorata, segnapagine in seta rossa. Pp XVIII, 334; 329, (1); 363, (1); 322; 415, (1); 320; 600. Fioriture, arrossature e bruniture diffuse e costanti (complessivamente all'incirca per la metà delle pagine complessive) ma raramente fastidiose per la lettura. Nel complesso buon esemplare. Quinta edizione belga di questa amplissima e importante opera storica che abbraccia le vicende d'Italia dal regno di Odoacre (V secolo) fino al 1748, originariamente apparsa, nei suoi primi 4 tomi, a Zurigo nel 1807-1808 e poi, nella redazione definitiva e in 16 tomi in-8° piccolo, a Parigi tra il 1809 e il 1818. Simonde de Sismondi (Ginevra, 1773-1842), fu storico, letterato ed economista, frequentatore e amico di Madame de Stael, avversario e poi sostenitore di Napoleone. In questa, che è la sua opera più imponente, il Sismondi fece dell'idea di libertà il fattore di sviluppo dei governi e degli stati attraverso i secoli; la libertà di cui godette l'Italia sotto le varie repubbliche venne ristretta e soffocata dal Principato e dal Papato. L'anticlericalismo dell'opera, le sue posizioni liberali, progressiste, europeiste, servirono strumentalmente alla pubblicistica e alla storiografia italiane del tempo per affermare nella coscienza nazionale i principi del liberalismo e della necessità di svincolare l'Italia dal governo e degli stranieri e del papato. Cfr. Brunet, V, 404 e Cat. Einaudi, 5304 (altre edizioni).