Gli scioperi nella siderurgia a Piombino (1910-1911).

255 p. ; 21 x 15 cm. La storia del movimento operaio di Piombino può vantare un'attenzione, da parte degli studiosi, come poche altre zone. I motivi di questo interesse trovano una giustificazione nel fatto che con l'insediamento e lo sviluppo industriale, Piombino diventò un paradigma delle distorsioni, oltre che del notevole balzo economico, del capitalismo moderno. Con questo lavoro si è voluto ricostruire il biennio 1910-11, un biennio fortemente conflittuale per vari aspetti: Piombino entrava a far parte di quel trust siderurgico che acquisì il monopolio del settore pur senza risolvere la grave crisi che la siderurgia andava scontando; la Camera del lavoro in mano ai sindacalisti rivoluzionari era sempre assediata dalle forze imprenditoriali, dal governo Giolitti e dallo stesso partito socialista riformista che, in sede locale con il Comune e in sede nazionale con la Confederazione generale del lavoro (e la FIOM) aspirava a rappresentare e gestire il proletariato industriale. Brossura editoriale, coperta illustrata in cartoncino flessibile plastificato lucido e colorato. Nel front. dedica autografa dell'A. Codice libreria 7284.