Gente di Dublino.

Ed. spec. per «Famiglia Cristiana». X, 210 p. ; 21 x 13 cm. Novecento europeo. I grandi della narrativa, 9. «Gente di Dublino» è una raccolta di quindici racconti scritti da James Joyce (con lo pseudonimo di Stephen Daedalus),terminati nel 1906 e pubblicati solo nel 1914, originariamente da Grant Richards, dopo essere stati rifiutati da molte case editrici, rappresentano uno dei maggiori capolavori della letteratura del Novecento. I protagonisti dei racconti sono persone di Dublino, la magica capitale irlandese che fa da cornice alle storie narrate, storie di vita quotidiana che delineano quelle che sono le tappe fondamentali della vita umana. In questo modo si viene così a creare una sequenza tematica divisa in quattro sezioni: l’infanzia (“Le sorelle”,” Un incontro”, “Araby”), l’adolescenza (“Eveline”, “Dopo la corsa”, “I due galanti”,”Pensione di famiglia”), la maturità “(Una piccola nube”, “Un'Ave Maria", "Polvere”,” Un increscioso incidente”), la vecchiaia (“Il giorno dell’Edera”,” Una madre”, “La grazia”) e infine un epilogo, "I morti". Titolo originale dell'opera: «Dubliners». Traduzione di Attilio Brilli. Supplemento a «Famiglia cristiana». Legatura editoriale, coperta in cartone rigido di colore giallo chiaro, con impresso il titolo in marrone chiaro al dorso, muto al piatto. Sovraccoperta illustrata a colori plastificata lucida. Codice libreria 5244.