Fungorum agri Ariminensis historia.

In-4°; VIII, 80 pp., 40 tavole incise a piena pagina raffiguranti ciascuna numerose varietà di funghi; vignetta incisa al titolo. Legatura coeva in tutta carta decorata (minime mancanze al dorso e al piatto anteriore). Astuccio in tutta tela con doppio tassello in marocchino e titolo in oro al dorso. Gora non grave al margine esterno bianco delle carte iniziali, occasionali punti di fioritura. Seconda edizione, pressoché invariata rispetto alla prima e con pari numero di pagine e figure. L'opera, riccamente illustrata dalle 40 tavole disegnate e incise a piena pagina dall'autore stesso, tratta di quasi 250 specie di funghi diffusi nei dintorni di Rimini. "Opera rara, con una vignetta al titolo con l'animale simbolo dell'Accademia dei Lincei, una lince in un bosco pieno di funghi. Con il motto ‘noi studiamo i funghi, non li mangiamo’, in caratteri greci" (Volbracht). Antonio Giovanni Battarra (1714-1789) fu naturalista e riconosciuto micologo italiano, originario di Rimini. Volbracht 90. Stafleu 359. Uellner 63. Nissen 95. Pfister S. 21. G. Lazzari, Storia della Micologia Italiana, pp. 145-155.