Foglio scientifico-letterario.

In-folio; frontespizio, una carta con l’introduzione e 118 numeri o fascicoli di 4 pp. ognuno (il n° 55 di 8 pp.), con numerazione progressiva da 1 a 478 (i.e. 476 perché furono saltate le pp. 357-358), il tutto stampato su carta azzurra. Legatura coeva in mezza pelle con angoli, titolo e filetti in oro al dorso, sguardie sempre nella stessa carta azzurra del giornale. I fascicoli recano quasi tutti il bollo a inchiostro grasso con lo stemma imperiale austriaco e il prezzo di "3 cen.". Ottimo esemplare in barbe. Prima edizione completa di uno dei primi e più importanti giornali del Risorgimento, il celebre "foglio azzurro", così chiamato dal colore della carta su cui veniva stampato, uscito dal 3 settembre 1818 al 17 ottobre 1819, coraggioso rappresentante delle idee liberali, che per poco più di tredici mesi accese l'ardore del patriottismo pur sotto la dominazione austriaca. Ad esso collaborarono Silvio Pellico, Ludovico di Breme, Giovanni Berchet, Luigi Porro-Lambertenghi, Federico Confalonieri, Ermes Visconti, Gian Domenico Romagnosi, Pietro Borsieri, Melchiorre Gioia ecc. che firmavano gli articoli con degli pseudonimi o soltanto con le iniziali per sfuggire alle persecuzioni della polizia austriaca. Lo stampatore fu Vincenzo Ferrario.
Il Pellico, che ne era il redattore capo e del quale appare la firma per intero negli ultimi due fascicoli, nell'ottobre del 1819 fu diffidato dalla polizia perchè desistesse dall'audacia con cui egli e i suoi compagni scrivevano di sistemi e di argomenti politici, e i "Conciliatoristi" preferirono cessare la pubblicazione il 17 ottobre 1819. Il numero 116 è l’ultimo fascicolo distribuito agli associati ma in molte raccolte non è presente perché il sequestro fu quasi immediato. I numeri 117 e 118 erano pronti per la stampa ma non vennero distribuiti e circolarono solo poche copie destinate ai redattori. Hoepli (Milano) 137. Branca, rist. anast. del Conciliatore (Firenze, 1953-54).