Fiori a Brera (pieghevole per la mostra)

EPHEMERAPrima edizione.Ottimo esemplare.Il 29 aprile 1956, all’interno di quel decisivo processo di riqualificazione della Pinacoteca di Brera che ebbe come protagonista la grande direttrice Fernanda Wittgens, venne inaugurata la mostra «Fiori a Brera»: «La Pinacoteca aveva accolto con entusiasmo la proposta avanzata dalla Rinascente di presentare una selezione di dipinti della galleria attraverso l’allestimento di scenografie floreali, con l’aiuto di pittori e architetti giardinieri» (Sicoli, «Un omaggio a Brera», p. 642). Superate alcune difficoltà in fase organizzativa, la mostra ebbe un enorme successo: il primo giorno di apertura trentamila visitatori affluirono nelle sale espositive, e fu così raggiunto in poche ore il numero di accessi di un intero anno. L’incredibile risultato fu possibile grazie al dispiegamento di un’imponente campagna pubblicitaria da parte della Rinascente, ma anche grazie a trovate geniali delle Wittgens. L’intento della direttrice, come abbiamo visto pienamente raggiunto, era quella di ricordare ai milanesi che “Brera esiste”; e così fece collocare in una vetrina del negozio della Rinascente nel centro di Milano, sotto i portici, la «Danza degli amorini» di Francesco Albani, un dipinto a olio su rame di grande impatto decorativo. Ma queste incursioni nel campo della pubblicità e della comunicazione di massa furono affiancate da altre trovate che diedero alla mostra un notevole prestigio culturale: occorre leggere in questa chiave il coinvolgimento di Eugenio Montale, che fu invitato a redigere un apposito testo per l’invito alla mostra e per il pieghevole distribuito nelle sale, che qui presentiamo. Si tratta di un bifoglio coloratissimo che reca alla prima pagina la riproduzione del manifesto della mostra, una magnifica grafica di Roberto Sambonet con fiori stilizzati sullo sfondo del profilo del colonnato di Brera, sormontata dal titolo «fiori a Brera»; alla quarta l’elenco dei fiori esposti in ciascuna sala; e alle pagine centrali il testo di Montale: «Brera fiorita per il breve tempo di una settimana (non dura di più l’esistenza di un fiore) è un esperimento del tutto nuovo, ben degno di coronare lo sforzo di rinnovamento che in questi anni si svolge nell’insigne Galleria, dal suo fondatore – Napoleone – voluta “popolare” [.]». Negli stessi giorni lo scritto di Montale fu pubblicato sul giornale «Cronache la Rinascente-Upim» (IX/2, 1956) e dal quel momento, da quanto ci risulta, non è mai più stato ristampato. -- Data la sua natura effimera il pieghevole risulta rarissimo, e non se ne riscontra alcun esemplare nelle biblioteche pubbliche e nei repertori consultati.Bibl.: S. Sicoli, «Un “Omaggio a Brera”. “La Settimana del Fiore”, 29 aprile-6 maggio 1956», in «Critica d'arte e tutela in Italia. Figure e protagonisti nel secondo dopoguerra». Atti del Convegno del X anniversario della Società italiana di storia della critica d'arte (SISCA), Perugia, 17-19 novembre 2015, a cura di C. Galassi, pp. 641-54.