Europa barbara e infedele.

XIII, 331 p., [28] p. di tav. ; 23 x 16 cm. Storia. Questo saggio è una precisa, dotta, persino divertita ricognizione sul come ci hanno visto i musulmani. Ci hanno visto, perché, come giustamente fa notare Francesco Gabrieli nella prefazione, si tratta di uno «sguardo» (e di un immaginario) che è andato formandosi dalla nascita dell'Islam nel VII secolo fino al XIX, quando almeno in apparenza si è verificato un totale e irreversibile rovesciamento di posizioni, nel senso che alla spinta conquistatrice dell'Islam, giunto in Spagna e in Francia, fino alle porte di Vienna nel XVII secolo, in India e ai confini con la Cina, in Indonesia, nel cuore dell'Africa, persino sulle coste dell'Australia ben prima degli esploratori europei, si è sostituita quella, altrettanto intollerante ma dotata di mezzi ben più potenti e rivoluzionari, dell'Occidente. Legatura editoriale, coperta in cartone rigido telato, titolo impresso in oro al dorso, muto il piatto. Sovraccoperta illustrata a colori in carta plastificata lucida. È presente ulteriore sovraccoperta in acetato trasparente. Codice libreria 8470.