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Libri antichi e moderni

Melanchthon Philipp

ENARRATIO BREVIS CONCIONUM LIBRI SALOMONIS, Cuius Titutlus Est Ecclesiastes. Secunda Editio Recognita & Aucta ab Autore.

Vitus Creutzer, 1551

800,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1551
Luogo di stampa
Witebergae
Autore
Melanchthon Philipp
Editori
Vitus Creutzer
Soggetto
Dispute e polemiche religiose, Riforma e controriforma
Descrizione
*Hardcover
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Buono
Lingue
Latino
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-8° (15x10 cm), cartonatura rigida moderna con riproduzione di codici rubricati antichi. Carte (88), bordura silografica animata racchiudente il titolo al frontespizio, capolèttere incisi, al recto dell' ultima carta indicazione dello stampatore Vitus Creutzer. Piccola integrazione cartacea al piede della seconda carta; leggermente rifilato in testa. Glosse e segni di lettura coevi. Più che buon esemplare. Commento di Melantone ai dodici capitoli dell' Ecclesiaste. Dedica a stampa al Dottore in giurisprudenza di Amburgo Ioachim Moller. Seconda edizione emendata di questo testo di commento a questo breve libro, attribuito a Salomone (900 A. C.), ma in realtà di produzione molto tarda (200 A. C. circa) come si può ben evincere dal fatto che sia pervaso di grecismi sia lessicali che concettuali. Melantone non pare mettere apertamente in discussione l' autore ma ravvisa motivi di critica veterotestamentaria ripresi poi dai Vangeli. Filippo Melantone, umanista e riformatore tedesco (1497-1560). Venuto a Wittenberg nel 1518, la sua prolusione sulla riforma degli studi ispirata agli ideali umanistici gli procurò ammirazioni e amicizie. Conobbe Lutero nel quale vedeva il restauratore della pura fede evangelica e l'iniziatore di una riforma da tempo attesa. Melantone divenne di Lutero l'amico più devoto, l'espositore della teologia luterana. Tuttavia elementi fondamentali della sua cultura gli impedirono una perfetta aderenza alla dottrina di Lutero. Preparò il testo della Confessione Augustana, firmò gli articoli di Smalcalda, fu presente a diete e conferenze. Il suo disegno di riforma degli studi universitari gli valse l'appellativo di praeceptor Germaniae.