"Elementi di critica omosessuale" Mario Mieli

Einaudi (Saggi 577.); 1977; Noisbn ; brossura ; 21,5 x 16 cm; pp. XI-237; Prima edizione; Presenta leggeri segni d'uso ai bordi (senza mancanze nà lacerazioni, piccole imperfezioni, sbucciature), sovracoperta MANCANTE, ancora presente la scheda bibliografica, interno senza scritte; Accettabile, (come da foto). ;.Questo saggio affronta con militante slancio polemico tutti i maggiori temi dell'omosessualità maschile. Ne à autore un giovane studioso milanese, che nella sua premessa scrive tra l'altro: «Ho messo a confronto col mio punto di vista, maturato e ringiovanito nell'ambito del movimento gay, molti dei luoghi comuni antiomosessuali diffusissimi, e alcune delle pià note teorie psicoanalitiche inerenti l'omosessualitû. Intento dichiarato di questa revisione critica à il demolire anche in sede teorica luoghi comuni e pregiudizi avallati da una pubblicistica medica, psicologica, sociologica, ecc., che vorrebbe avere fondamento scientifico. L'autore inquadra il problema analizzando anzitutto le varie fasi della repressione dell'omosessualità per sottolineare l'origine storica del tabú antiomosessuale, e le persecuzioni violente cui ha dato origine. Nucleo centrale dell'argomentazione di Mieli à il riconoscimento della presenza del desiderio omoerotico, diffuso ovunque ma negato dall'ideologia capitalistico-eterosessuale: «Ancor oggi, i pià ritengono che la questione omosessuale concerna esclusivamente una minoranza. Non si vogliono rendere conto che, fintanto che l'omosessualità resterà repressa, quello omosessuale sarà un problema riguardante tutti, dal momento che il desiderio gay à presente in ogni essere umano, à congenito, anche se attualmente, nella maggior parte dei casi, viene rimosso o quasi rimosso». L'omosessualità viene indicata in queste pagine non come una esperienza limitativa e conclusa in sà , ma come «ponte verso una dimensione esistenziale decisamente altra, sublime e profonda». La liberazione dell'omosessualità rientra dunque nel piú ampio quadro di una emancipazione umana e politica al tempo stesso: la liberazione del desiderio gay comporta la rimozione dei vecchi sensi di colpa, e si oppone al dominio della Norma eterosessuale, che garantisce tra l'altro « l'assoggettamento dell'Eros al lavoro alienato e la separazione tra uomini, tra donne e tra uomini e donne».