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Libri antichi e moderni

Cavalieri, Giovanni Battista

Ecclesiae militantis triumphi siue Deo amabilium martyrum gloriosa pro Cristi fide certamina prout opera . in ecclesia S. Stephani Rotundi Nicolai Circiniani pictoris manu visuntur depicta et a Io. Baptista de Cavallerijs Aeneis typis accurate expressa

Venanzio Monaldini,

400,00 €

Pettini Antonio Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Luogo di stampa
Roma
Autore
Cavalieri, Giovanni Battista
Editori
Venanzio Monaldini
Soggetto
Pomarancio santo stefano rotondo martiri martyrs fede faith
Lingue
Italiano

Descrizione

In-folio, 30 carte di tavola illustrate in calcografia, frontespizio e carte da 1 a 12 rovinate nel margine inferiore sinistro, senza pregiudizio dell’incisione, legatura in carta semplice. Circa le raccolte di traduzioni degli affreschi del Circignani (Pomarancio), si tenga presente che le chiese appartenevano ai collegi germanico-ungarico ed inglese: gli atroci martirologi affrescati dal Pomarancio dovevano quindi preparare i futuri soldati di Cristo alle più dure prove nelle terre dell'eresia; alle incisioni del C. non erano quindi delegati solo compiti di riproduzione, ma anche di edificazione e di diffusione di modelli esemplari nell'ambito della cultura figurativa della Controriforma. Le raccolte di stampe hanno poi acquistato grande importanza documentaria dal momento che il ciclo di S. Apollinare è andato distrutto, e che dal ciclo di S. Stefano Rotondo sono scomparse le iscrizioni, i cui testi sono conservati nelle tavole con gli Ecclesiae militantis triumphi. In-folio, 30 chalcographic plates, title page and leaves from 1 to 12 damaged in the lower left margin, without prejudice of the engraving, binding in simple paper. Regarding the collections of translations of the frescoes by Circignani (Pomarancio), it should be noted that the churches belonged to the Germanic-Hungarian and English colleges: the atrocious martyrologists frescoed by Pomarancio had therefore to prepare the future soldiers of Christ for the harshest trials in the lands of heresy; the engravings of C. were therefore not only delegated tasks of reproduction, but also of building and spreading exemplary models in the context of the figurative culture of the Counter-Reformation. The collections of prints then acquired great documentary importance since the cycle of S. Apollinare was destroyed, and that the inscriptions disappeared from the cycle of S. Stefano Rotondo, whose texts are preserved in the tables with the Ecclesiae militantis triumphi.
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