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Libri antichi e moderni

Clemens Xiv [Papa]

Dominus, ac Redemptor noster Jesus Christus Princeps pacis a Propheta praenuntiatus . - Gravissimis ex causis nuper Nos per alias nostras in simili forma Brevis . - Cum perpenderint Eminentissimi PP. particularis Congregationis .

450,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria

(Bagnone, Italia)

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Dettagli

Luogo di stampa
s. d. t. [Roma, 1773?]
Autore
Clemens Xiv [Papa]
Soggetto
(Chiesa cattolica - Papato - Gesuiti)
Lingue
Italiano

Descrizione

In-8° (23 x 17,5 cm), pp. 32, copertina muta coeva, con normali segni d'uso e del tempo. Stemma xilografico di papa Clemente XIV nella parte superiore di pagina 1 e, di dimensioni più ridotte, nella parte superiore di pagina 29 e in quella inferiore di pagina 31. Segnatura A-B8. Testo disposto su due colonne, in latino con traduzione in italiano affiancata. Al foglio con le pagine 1-2, mancanza nell'angolo superiore esterno, senza perdita di testo. Nel margine esterno bianco di pagina 8, piccolo strappo, senza perdite, rimarginato da vecchio intervento di restauro. Una piccola mancanza nel margine esterno del foglio con le pagine 31-32, lontano dalla parte impressa. Qualche alone d'umido, per il resto, in buono stato. La pubblicazione non riporta dati tipografici, il luogo e la data d'edizione sono ipotizzati in base a quelli d'emissione dell'ultimo documento ospitato nella raccolta, "Romae prima Septembris 1773". L'edizione contiene il breve Dominus, ac Redemptor noster, del 21 luglio 1773, con cui papa Clemente XIV estingueva e sopprimeva la Compagnia di Gesù, il breve Gravissimis ex causis, del 13 agosto 1773, con cui il pontefice erigeva e formava una congregazione cardinalizia che si occupasse dell'attuazione e dell'esecuzione di quanto previsto dal documento di soppressione, e la lettera Cum perpenderint, con cui detta congregazione, per volere del Santo Padre, comunicava ai vescovi la necessità della speciale licenza papale per la concessione di eventuali facoltà di ministero "agli individui della medesima soppressa Compagnia". Il breve Dominus, ac Redemptor noster è alle pagine 1-28 (A1r-B6v), il breve Gravissimis ex causis alle pagine 29-31 (B7r-B8r), la lettera Cum perpenderint a pagina 32 (B8v). Da pagina 18: "[.] con la pienezza dell'Apostolica Podestà estinguiamo, e sopprimiamo la già detta Compagnia. Tolghiamo [sic], ed arroghiamo tutti, e singoli gli Uffizj di lei, i Ministerj, e le Amministrazioni, le Case, le Scuole, i Collegj, gli Ospizj, le Grancie, e qualunque altro luogo esistente in qualsivoglia Provincia, Regno, e Signoria, e in qualunque modo alla medesima appartenente; i suoi statuti; costumi, consuetudini, decreti, costituzioni, quantunque corroborate da giuramento, Apostolica approvazione, o in altra guisa; parimente tutti, e singoli i privilegj, e gl'Indulti generali, o speciali, il tenore dei quali Noi vogliamo, che s'intenda, come pienamente, e sufficientemente espresso in questa presente Lettera, come se verbalmente quegli vi fosse trascritto, e quantunque sien concepiti sotto qualsisia formula, o clausula irritante, e con qualsivoglia vincolo, e decreto. Quindi è che noi dichiariamo rimanere annullata in perpetuo, ed estinta affatto tutta e qualunque l'autorità del Proposto Generale, dei Provinciali, Visitatori, ed altri Superiori della detta Società, di qualsivoglia sorte, tanto nelle cose spirituali, che nelle temporali, e la medesima Giurisdizione, ed autorità, vogliamo che sia trasferita totalmente, e in qualsisia modo agli Ordinarj dei Luoghi, secondo la maniera, le circostanze, e le Persone, e sotto quelle condizioni, le quali accenneremo, più sotto; proibendo, siccome per la presente proibiamo, che nessuno in avvenire sia ricevuto nella suddetta Società, e si ammetta all'abito, e al Noviziato".