Disonora il padre.

220 p. ; 22 x 14 cm. Il romanzo della generazione di italiani che ha perduto tutte le guerre. Il romanzo racconta la storia, normale e uguale a tante altre, di una adolescenza e di una giovinezza trascorse in uno dei periodi più tristi e drammatici vissuti dagli italiani del 20. secolo: il fascismo e la Seconda guerra mondiale. Ma è anche la storia di una maturazione intellettuale e civile: il protagonista osserva dapprima distaccato e un po' ironico fascisti e antifascisti, ne scopre le debolezze e le false illusioni; ma poi fa le sue scelte e diventa partigiano. Nel titolo, «Disonora il padre», Biagi ha voluto rovesciare uno dei comandamenti: «onora il padre e la madre». Disonorare il padre, per Biagi, tuttavia significa non tanto deludere il proprio padre (fascista convinto), quanto che un'intera generazione di uomini (quella che ha visto il fascismo bell'e fatto e che solo a fatica è riuscita a liberarsene) non si è più riconosciuta nei valori e negli atti di chi si era illuso di dare all'Italia, con l'ordine fascista, un saldo e duraturo assetto politico e sociale. Legatura editoriale, coperta in cartone rigido telato di colore marrone chiaro con impresso il titolo in nero al dorso, muto il piatto. Sovraccoperta illustrata a colori in carta patinata lucida con alette. Qualche segno del tempo alla sovraccoperta e ai suoi profili con piccole lacerazione e tagli, per il resto libro in buono stato. Codice libreria 4731.