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Libri antichi e moderni

Mulinari, Stefano.

Disegni Originali D’Eccellenti Pittori esistenti nella Real Galleria di Firenze incisi ed imitati nella loro grandezza e colori. All’Altezza Reale di Pietro Leopoldo Principe Reale d’Ungheria e di Boemia Arciduca d’Austria Granduca di Toscana &c &c &c. Protettore Magnanimo e Glorioso delle Belle Arti. Stefano Mulinari Incisore Fiorentino. In Atto di Umilissimo Ossequio dedica e consacra.

4500,00 € 5000,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Autore
Mulinari, Stefano.
Soggetto
Stampe D'Arte - (Mitologia, Classicismo)

Descrizione

Stefano Mulinari, Firenze, 1774. Suite di incisioni che riproducono i capolavori pittorici presenti agli Uffizi, opera pubblicata in modo del tutto autonomo dal disegnatore e incisore fiorentino Stefano Mulinari (Firenze 1741 – 1799 circa), tra i massimi incisori di riproduzione della seconda metà del XVIII secolo. Le bibliografie menzionano un'opera, come d'origine, a fogli sciolti e in 100 fogli, cui partecipò anche il maestro di Mulinari, l'artista Andrea Scacciati, con il quale il Mulinari incise, tra il 1766 e il 1774, le cento stampe dei "Disegni Originali d'Eccellenti Pittori esistenti nella R. Galleria di Firenze". In folio (cm 45,5 x 61,5 cm ca.), leg. in tela color vinaccia con costola in pelle chiara, rilegatura a quaderni. Ogni foglio è realizzato come un'unica grande lastra numerata in alto a destra, a indicare il numero di foglio, di pagina e di tavola; a sua volta ciascuna grande tavola contiene le singole tavole che compongono l'opera. Nel nostro esemplare il numero totale dei fogli è di 50 e il numero totale delle singole tavole ammonta a 171, ossia 1 del frontespizio + 170. Tutte le singole tavole sono costituite da incisioni in rame virate su diversi toni di colore. È presente a parte un estratto di foglio manoscritto per antica mano, ossia alcune pagine di un grande quaderno a righe compilate in maniera molto accurata e precisa, che recano la seguente titolatura: “Elenco Alfabetico dei nomi degli Autori dei Disegni fac simili contenuti nel presente volume. Vengono inoltre indicate le tavole onde sono rappresentati i lori disegni, sostituendo ai numeri romani delle medesime i numeri arabici per minore complicazione di cifre”. Questa nota ci dice chiaramente che si tratta della raccolta personale e privata di un compilatore che ha evidentemente cercato di ricomporre l'opera di Stefano Mulinari costituita dalle incisioni che riproducono i capolavori dei grandi artisti presenti agli Uffizi. In questi fogli di quaderno il compilatore si è preoccupato di elencare i nomi degli autori delle tavole, indicando, accanto a essi, i numeri delle tavole corrispondenti in numeri arabi; dopodiché ha redatto un elenco in cui compare, in numeri romani, il numero del foglio che contiene le tavole, indicandone, per pagina, ogni singola tavola in numeri arabi, con tanto di autore, titolo e breve descrizione. Il frontespizio (“Girolamo Macchietti inv. e del. - Mulinari inci: 1774”) è stato riportato e incollato su un foglio di carta più recente rispetto agli originali fogli di carta su cui sono impresse le tavole che compongono l'opera. Le pagine delle tavole, laddove regolari e non manomesse dall' intervento del collezionista (ci sono un paio di casi in cui queste pagine sono state “ricompilate”, vale a dire ricomposte, con ogni probabilità per mettervi le stesse tavole dell'opera originale, o altre già presenti nella collezione privata, se magari in migliore stato rispetto a quelle originali che già vi erano presenti) consistono in una sola grande lastra su cui sono stampate più incisioni, di misure diverse, alcune molto grandi, altre assai più piccole, normalmente in un massimo di quattro incisioni per foglio; ci sono pochi fogli con solo tre incisioni. Le incisioni sono virate su diversi colori: dal marrone al seppia, dall'arancio al verde, dal grigio all'azzurro, e sono tutte relative a soggetti storici, mitologici e religiosi. Entro la battuta della lastra della prima stampa in alto a destra è presente una numerazione in numeri romani che sta a indicare il numero di pagina (peraltro seguendo il colore su cui vira l'incisione). Tutte le singole tavole sono firmate in lastra, a sinistra il nome dell'artista che le ha inventate e delineate (i nomi sono tutti dei molti e grandi maestri), a destra sempre il nome del Mulinari che le ha incise. Legatura con perdita di colore ai piatti e qualche fioritura per umidità, uno strappo alla pelle del dorso, fortemente usurata, contropiatti rivestiti con carta coeva editoriale, fogli di guardia probabilmente successivi. Ad eccezion fatta di usuali difetti fisiologici come un normale foxing al margine bianco delle tavole, queste risultano belle e molto ben conservate. Buono lo stato di conservazione generale dell'insieme.