Libri antichi e moderni
Manrico Murzi
DI PORTO IN PORTO (POESIA 1980-1995)
BIBLIOTECA COMINIANA, 1996
26,99 €
Studio Maglione Maria Luisa
(Napoli, Italia)
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Dettagli
Descrizione
Manrico Murzi, "poeta giramondo" (Marciana Marina, Isola d'Elba, 12 Marzo 1930), è un poeta, scrittore, giornalista e traduttore italiano.
Dall'Ateneo romano, dopo due anni di Giurisprudenza, passa alla scuola di Giuseppe Ungaretti e nel '56 si laurea in Lettere e Filosofia con la tesi «La Paura nella Letteratura Contemporanea». Nel '54, assieme al poeta Giulio Caprilli, fonda la rivista letteraria di vita breve, «Il Mirteo». Nel ‘56 sposa la scultrice-pittrice-ceramista Ivy Pelish, di New York, formatasi e laureatasi in Dottrine Umanistiche all'Hunter College.
Nel '58 lascia l'insegnamento e si dedica a lunghi viaggi, scegliendo per domicilio le acque del Mediterraneo in qualità di commissario di bordo sulle navi della società Adriatica di Navigazione di Venezia, del gruppo Finmare, di cui respira, indagandoli, i luoghi dell'antica civiltà classica. Vaga più tardi nei Paesi del Medioriente e del Nordafrica, accostandosi alle varie culture, vecchie e nuove. I suoi versi appaiono in “Inventario” e altre riviste. Scrive e pubblica racconti, tra cui si ricordano «Occhi di Polpo» e «Interferenze»; teatro: «Il Discorso con la Luce», «Il Pollice»…Con Rebellato di Padova pubblica i suoi libri di poesia: «Il Cielo è caduto», ‘64; «Forme nell'Aria», '72, prefazione di Raffaello Brignetti. Nel '79, con lo stesso editore esce il suo «Si va a Simboli», romanzo poetico dove spesso la prosa cede il posto al canto, prefazione di Gianni Toti. Nel 1996, Biblioteca Cominiana, esce «Di Porto in Porto», poesia ‘80-‘95, prefazione di Elio Filippo Accrocca. Nel 2002, Ecig-Edizioni Internazionali Genova, esce «Di Mare un Cammino», di cui prepara, ampliandolo, una terza edizione. Del 2008, ed. Liberodiscrivere, è l'antologia “Questo mare non finirà di urlare”, raccolta di poesie e scritti politici di Giulio Caprilli (1928-1960). Attendono pubblicazione: «Il Dente di Ippia» '86, e «A Est del Mediterraneo», '95, drammi in due parti; «Il Gatto sott'acqua», raccolta di poemetti, e «Il Capo nella botte», raccolta di saggi ancora in crescita; «Filza di More», magazzino di versi e memoria; «Mentre mangio un'esperienza», raccolta di poesia dal novanta al 2001; «A Giro di Bettola», poesia sul vino,'99; «Il Cantanimali», poesie già uscite in vari “foglietti di un bestiario”, '85-2002. «Avorio liquido», poesia sul latte, ed. Università di Padova 2001. Collabora a giornali e riviste: di alcune è anche redattore per Pubblicità Italia. Ha tenuto e tiene letture poetiche e conferenze in Italia e all'estero, in particolare su Ungaretti e Cavafis. Di recente ha girato l'Oriente, più specialmente tutta l'India, ospite di quel governo, per servizi giornalistici; e ultimamente tutta l'Algeria (dove ha subito due attentati nel 1997), per lavori di ricerca, con un'esperienza del deserto che lo ha molto segnato. Fa parte dell'Unione Europea Scrittori Artisti Scienziati ed è ambasciatore di cultura per l'UNESCO. Padrone di varie lingue. Alcune sue traduzioni: «Malinche, Doña Marina» di Haniel Long, Rebellato 1968, dall'inglese; «I Doni di Alcippe» di Marguerite Yourcenar, Bompiani 1987, dal francese; «Il Rione dei Ragazzi» di Nagib Mahfuz, capolavoro proibito che gli ha procurato una condanna a morte (da eseguire nel solo territorio egiziano) da parte degli ulema dell'Università islamica del Cairo; per il Nobel egiziano invece una fatwa, per cui fu accoltellato alla gola nell'ottobre del 1994, ma sopravvisse: Marietti 1991-Pironti 2001, dall'arabo; «Manto Nero» di Brian Moore, Piemme 1992, dall'inglese, ripubblicato nel 1999 col titolo «Fuochi morenti»; «La Guerra dei Trent'anni» di Georges Pagès, Ecig 1993 e «El Cid» di Monique Baile, la vera storia di Rodrigo de Bivar, Ecig 1993, dal francese; «La Leggenda dei Liberi Muratori» di Francis Peter Lobkowitz, Ecig 1994, dal tedesco; «Giacomo, fratello di Gesù» di P.A. Bernheim, Ecig 2005; e altro… Sta lavorando, su quattro scrivanie, a un saggio sul poeta russo Ossip Mandelstam, di cui ha tradotto tutta la poesia; a due libri di ricerca interiore, «I Trentatré nomi di Dio» e «Le Mosche di Omero»; a un poema a sfondo religioso—filosofico, «La Nascita delle Cose Create»; a “Il Palazzo di Cristallo”, ispirato a un tavolo intarsiato da Lampridio Giovanardi, relativo alla Esposizione Universale a Londra nel 1851. Nel dicembre 2007 è uscito “Italia Rotonda”, edizioni d'arte F&G, ispirato da un raro intarsio ottocentesco, e che, seguendo le tante immagini, racconta la Storia d'Italia dal 1260 a.C. al 1875 d.C. È del 2010 il dramma “Le stette voci di Elena”: la prima è stata, con successo, sull'Acropoli di Elea, nel luglio dello stesso anno. Nel 2001 ha scritto la prefazione alla raccolta di poesie "Come neve a marzo" del poeta padovano Paolo De Faveri.
Nel 2014 Mimesis ha pubblicato il suo "Lettere sul Vangelo secondo Tommaso". Ha scritto il libretto per un'opera lirica sulla vita di Amedeo Modigliani, musica di Delilah Gutman, dal titolo "Jeanne e Dedò", pubblicata dall'editore Curci nel 2016 e stanno uscendo con UT Orpheus due CD con alcune sue poesie musicate e cantate dalla musicista Gutman. Sempre nel 2016 l'editore Crocetti ha pubblicato "Poemi Provenzali" di Saint-John Perse, traduzione di Giorgio Cittadini con la sua postfazione: saggio accreditato alla Sorbona di Parigi.
Si sa quanto sia difficile trovare un titolo che esprima appieno il contenuto di un libro; ma quello della recente raccolta di poesie di Manrico Murzi, Di porto in porto, pare quanto mai appropriato, perché esprime non solo la genesi ispiratrice delle liriche che vi sono racchiuse, nate dalle più diverse occasioni in varie parti del mondo, bensì anche la vicenda umana del loro autore, che ha viaggiato (egli stesso si definisce un “giramondo”) per terra e per mare lungo tutta la vita ed a viaggiare continua ancora. Certo, non è che tutte queste poesie parlino necessariamente di viaggi, tuttavia del viaggio, come percorso compiuto o da compiersi, che è poi anche metafora del cammino terreno che ogni uomo percorre (si veda Nostos: “Per il mio viaggio di ritorno alla casa del Padre, / procedo a piedi, solco i cieli, / barcollo sul ciuco, mi dondolo sugli abissi”) recano il segno e il profumo. Quella del Murzi è una poesia che parte quasi sempre da un’impressione visiva. Il poeta coglie un aspetto della realtà esterna e su di esso elabora la sua composizione, muovendo dal dato oggettivo per compiere una sua meditazione di carattere filosofico o esistenziale. Leggiamo una poesia come Dove va a morire un gabbiano, tra le più significative della raccolta. In essa il presupposto, anche se non espresso, è la visione di uno stormo di gabbiani sul mare, da cui nascono alcune ipotesi sulla loro morte e la meditazione conclusiva: “Quanti siamo / che nella nostra ragione di vivere / troviamo la tomba per morire”. Si leggano inoltre poesie quali Il redivivo per una cronaca privata, dove è una visita compiuta dal Murzi allo stadio di Delfi che fa sorgere in lui la visione degli antichi giochi e quella di un dramma che in essi si è consumato; Come per i bei tuffi, in cui il ricordo, quasi tangibile, delle prime esperienze marine avute da ragazzo è la molla che fa scattare la successiva sintesi poetica: “Non cercate nell'acqua salata / chi è disperso nel mare della vita, / nella chiacchiera della risacca, / . / Sarò nei muretti di campagna / dove tra i sassi cresceranno le erbe”; Doveva passare una vita, dove alla visione del “muretto del pozzo” su cui “i passeri boccheggiavano”, che lo riporta ad un'età ormai lontana, fa seguito l'apertura lirica: “Doveva passare una vita / perché il mio torace si facesse / casa della parola. / Doveva passare una vita / perché la fonte smettesse di segnare l'inizio.”, ecc. (È da notare che, come in questo, testo anche in altri, quali Ultimo piano, Le mani, A labbra socchiuse, ecc., il Murzi si avvale di un movimento iterativo per creare cadenze di particolare resa poetica). Una successione di visioni dunque; visioni che conducono Manrico Murzi di porto in porto a tu per tu con la vita e col proprio destino, avvivate da una freschezza d'impressioni ed un’acutezza di sguardo che gli consentono di molto vedere e di molto comprendere: “Di porto in porto trascino il desiderio. / Importa il viaggio, non importa l'arrivo” egli ci dice nella poesia eponima. E nei tanti luoghi visitati (Kairouan, Alessandria d’Egitto, Los Angeles, l’isola di Creta, Ragusa, Delfi, il Sahara, ecc.) il poeta coglie le impressioni e scopre gli spunti da cui scaturiscono le sue sintesi liriche. È da notarsi inoltre che Murzi, uomo di vasta cultura, sa trovare l’aggancio tra i luoghi visti e le memorie che quei luoghi evocano in lui, come avviene in poesie quali A Omero, Omaggio a Kavafis, Dal greco, L'altalena della cattiveria, ecc. Intersensi e cicatrici dello spirito è il sottotitolo che Murzi dà al suo libro. E se gli intersensi sono quelli di cui sinora si è parlato, le cicatrici dello spirito sono delle brevi composizioni nelle quali l’autore esprime, in genere in forma epigrammatica, un sussulto del suo io più segreto (“La parola che importa / è quella in cui s'inciampa” - 2 -; “Metto sulla tua tomba un mio pensiero, / fiore dell'amicizia che trapassa” - 9 -; “E quando vieni, morte, / mi basta tu tenga le mani / lontano dalle mie carte” - 10 -). “. frutti di mare e di terra sono queste poesie che vanno a vela, come le parole tracciate dal silenzioso timone dell’esperienza” dice Elio Filippo Accrocca nella sua prefazione a Di porto in porto. Ed è senza dubbio una frase che compiutamente sintetizza il senso più vero della raccolta di cui abbiamo parlato. Elio Andriuoli
Descrizione bibliografica
Titolo: Di porto in porto (poesia 1980-1995)
Autore: Manrico Murzi
Prefazione di: Elio Filippo Accrocca
Editore: s.l., Biblioteca Cominiana, Maggio 1996
Lunghezza: 105 pagine; 21 cm
Collana: Nuovi testi di poesia
Soggetti: Poeti italiani del XX secolo, Poesia contemporanea, Novecento, Letteratura, Antologie poetiche, Raccolte, Poesie, Poetica, Viaggio, Omero, Odissea, Porti, Kavafis, Epigrafe, Dopoguerra, Itinerario, Ungaretti, Ariodante Marianni, Marciana, Ricordi, Memorie, Umanità, Esistenza, Approdo, Uccelli, Gabbiani, Libertà, Elba, Adolescenza, Mare, Sale, Girovagare, Cammino, Simboli, Libri Vintage Fuori catalogo, Libri rari, Nostos, Lirica, Greco, Grecia, Creta, Isole, Giulio Caprilli, Mediterraneo, Navigazione, Peregrinare, Naufragio, Italian poets of the twentieth century, Contemporary poetry, Twentieth century, Literature, Poetic anthologies, Collections, Poems, Poetics, Travel, Homer, Odyssey, Ports, Cavafis, Epigraph, Post-war, Itinerary, Memories, Memories, Humanity, Existence, Landing, Birds, Seagulls, Freedom, Adolescence, Sea, Salt, Wandering, Way, Symbols, Out of print books, Rare books, Lyric, Greek, Greece, Crete, Islands, Mediterranean, Navigation, Wander, Shipwreck