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Libri antichi e moderni

[Maffei, Scipione]

Della scienza chiamata cavalleresca libri tre. Alla Santità di nostro signore Papa Clemente Undecimo

presso Francesco Gonzaga in via Lata,, 1710

500,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1710
Luogo di stampa
Roma,
Autore
[Maffei, Scipione]
Pagine
pp. [12] 505 [7].
Editori
presso Francesco Gonzaga in via Lata,
Formato
in 4°,
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Letteratura Antica
Descrizione
bella legatura coeva in piena pergamena rigida con titoli oro al dorso in cornice fregiata, tagli spruzzati,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Edizione originale. Sporadico e leggero foxing, nel complesso esemplare molto bello ad ampi margini. Alla prima sguardia in inchiostro blu nota di antico possessore. «Nel gennaio del 1704 - per incarico del fratello primogenito Antonio, implicato in una contesa cavalleresca con il veronese conte E. Emilei - il Maffei redasse un trattatello anonimo su “La vanità della scienza cavalleresca” (Trento 1704), critica di una pratica che condizionava profondamente la cultura e il comportamento della nobiltà italiana; da un approfondimento di quel testo sarebbe poi nata la prima fra le sue opere di fama nazionale» (Dizionario biografico degli Italiani, s.v. Maffei). Il trattato sulla cavalleria ebbe un grande successo e un’ampia circolazione, imponendosi come punto di riferimento in materia, nonostante le polemiche suscitate nell’aristocrazia: «Attraverso l'impietoso esame di circa due secoli di libri sull'onore e il duello, Maffei distruggeva la mentalità rissosa e antisociale del ceto cui lui stesso apparteneva e proponeva una morale nuova e differente, costruita sulle virtù civiche degli antichi» (Ulvioni, «La filosofia morale di Scipione Maffei», 1998, p. 401). Il nome dell'autore Scipione Maffei si ricava dalla dedica a c. a2r e dalle approvazioni. Capilettera illustrati molto pregevoli.