Della moneta libri cinque.

Napoli, Stamperia Simoniana, 1780. In-4ø; 14 cc.nn., 416 pp.; vignetta incisa in rame al frontespizio raffigurante un'antica moneta. Legatura tardo ottocentesca in tutta pergamena. Esemplare a larghi margini con qualche pagina con fioriture. Seconda edizione, in parte originale, accresciuta di un interessante 'avviso dell'editore' in cui si raffrontano le differenze tra la situazione del Regno all'epoca della prima edizione (1750) e quella di trent'anni dopo; nonch‚ di XXXV note aggiuntive, opera di Galiani, qui per la prima volta stampate, che occupano le pp. 371-416, contenenti osservazioni di notevole interesse. E' questa la massima opera del grande economista abruzzese, scritta all'et… di soli 23 anni, passata all'epoca quasi inosservata presso il pubblico europeo. "(Galiani) fu uno dei primi a combattere il comune pregiudizio che l'alto prezzo delle cose fosse segno di miseria e calamit…. L'abbondanza del denaro unita all'abbondanza delle cose, non solo dura, ma trae nuova gente, anima vieppi— l'industria. Finalmente egli fu tra i primi che portarono opinione che debba lasciarsi libero l'interesse del denaro, come pure il prezzo delle monete. La moneta si dovrebbe trattare come mercanzia" (Pecchio). Palgrave II, 178. McCulloch, p. 190: "This is the best of the many treatises published in Italy on money". Kress I. B 275. Biblioteca Einaudi 2330. Biblioteca Mattioli 1374. Cossa, p. 41. G. Pecchio, Storia della economia pubblica in Italia, Lugano 1829, pp. 91-92.