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Libri antichi e moderni

Alunno Francesco

Della Fabrica del Mondo di M. Francesco Alunno da Ferrara. Libri Dieci. Ne' quali si contengono le voci di Dante, del Petrarca, del Boccaccio, & d'altri buoni autthori, mediante le quali si possono scrivendo esprimere

Appresso Gio. Battista Uscio,, 1588

500,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1588
Luogo di stampa
In Venetia,
Autore
Alunno Francesco
Editori
Appresso Gio. Battista Uscio,
Soggetto
DELLA LATTERATURA ITALIANA UDINE FERRARA VENEZIA STAMPATORI
Lingue
Italiano

Descrizione

In folio piccolo; (34), 263, (1 b.), 17, (1), (1 b.) cc. Bella legatura coeva in piena pergamena semi-floscia. Titolo manoscritto da mano coeva al dorso, in parte sbiadita. Una integrazione di carta all'angolo alto della carta bianca posta all'interno del volume. Alcune carte leggermente ed uniformemente brunite a causa della qualità delle stesse, qualche carta con leggerissimo foxing, ininfluente e nel complesso, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Antica firma di appartenenza nobiliare alla prima carta bianca che identifica l'esemplare come appartenuto ai Conti Lari di Sarzana. La seconda parte inizia con frontespizio proprio “Vocabolario nuovo del Porcacchi, Sopra molte voci, che per avanti nella Fabbrica erano grandemente deisderate. Le quali sono state estratte. Et cavate dal Giovio, dal Caro, dal Politiano, da Cino da Pistoia, dal Fiorenzuola, et da diversi altri più approvati, et migliori authori della nostra lingua. Con gli essempi à tutte le voci, secondo l'ordine istesso tenuto dall'Alunno”. Marca tipografica ai due frontespizi con porta con timpano triangolare e colonne ioniche, al centro S. Pietro con le chiavi, motto "IVSTI INTRABVNT PER EAM". Importante edizione, aumentata e corretta, del celebre grammatico, lessicografo e calligrafo ferrarese, Francesco Alunno, pseudonimo di Francesco del Bailo (Ferrara, 1485 – Venezia, 1556). Alunno pur avendo passato l'infanzia a Ferrara, visse la giovinezza e la maturità tra Udine e Venezia, tanto da essere citato da Gregorio Amaseo nei suoi “Diari udinesi”. Nonostante la lontananza da Ferrara mantenne sempre i contatti con i parenti e con l'ambiente letterario ferrarese tanto da annoverare fra le sue amicizie A. Guarino e B. Ferrino. Profondamente legato ad Udine, qui, insegnò per diverso tempo al ginnasio nel 1503, 1529-32 e 1535 e risulta regolarmente stipendiato come maestro di aritmetica, abachista e calligrafo. Per capire il profondo legame che lo legava alla città friulana basta citare il modo come ad essa si riferisce, proprio qui nella “Fabrica del Mondo” dove scrive “meno cara che la natia patria Ferrara, imperciò che potrei quasi con verità dire di aver fatto in essa tanto di profitto quanto in me si ritrova e sì nell’arte dello scrivere e dell’arithmetica come nella lingua volgare et in altre facultati quali per hora lasciamo”. A Udine frequentò diverse personalità come Eustachio Celebrino, famoso calligrafo (visse a Udine fino al 1510) e Niccolò Liburnio. Dopo Udine si stabilì a Venezia, dove collaborò con l’industria tipografica, sembra, non solo come autore e revisore di opere sue ma anche come disegnatore e incisore dii punzoni per le stampe corsive della tipografia F. Marcolini. A Venezia pubblica alcune delle sue opere più importanti ed in particolare l'opera sua più ambiziosa, La Fabrica del Mondo, appunto, edita per la prima volta nel 1548. L'opera è un ambizioso progetto di registrare tutte le voci di Dante, Petrarca, Boccaccio e di altri buoni autori, mediante le quali, come dice lo stesso Alunno nella sua opera “si possono scrivendo esprimere tutti i concetti dell’huomo di qualunque cosa creata”. L'opera è considerata il primo vocabolario metodico della lingua italiana. Diviso in dieci sezioni, Dio, cielo, mondo, elementi, anima, corpo, uomo, qualità, quantità, inferno, l'autore, basandosi sull’autorità delle fonti e sul proprio giudizio per cercare di catalogare tutte le voci in grado di illustrare tutto lo scibile umano. In fondo al volume, con frontespizio proprio, è aggiunto il celebre Vocabolario del noto letterato e storico, nato a Castiglion Fiorentino (AR) nel 1530 e morto a Venezia nel 1585, Tommaso Porcacchi, autore di opere poetiche, storiche e geografiche e curatore per Gabriel Giolito de' Ferrari della stampa di una collana di autori greci da lui stesso in parte volgarizzati. Edizione non comune ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: Edit16, A, n. 1319; Graesse, I, p. 88; Index Aur., I, p. 427; Moranti, n. 119; NUC NA 0209817.
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