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Libri antichi e moderni

De Franchis Vincenzo

DECISIONES SACRI REGII CONSILII NEAPOLITANI. eiusdem Consilii Consiliario, Praeside, Viceprothonotario . Una cum Praeludiis, et quaestionibus ad Feudorum usus .

Nicola Pezzana, Domenico Tarini, 1628-1720

480,00 €

Accademia degli Erranti di Monica Vada

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1628-1720
Luogo di stampa
Venezia, Torino
Autore
De Franchis Vincenzo
Editori
Nicola Pezzana, Domenico Tarini
Soggetto
Giurisprudenza, Regno di Napoli, Rariora
Sovracoperta
No
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

Opera in due volumi in folio, legature coeve, una in cartonato, l'altra in piena pergamena, titoli al dorso, sguardie, occhiello, frontespizio del primo tomo in rosso e nero (scritte a pennino), prefazione, biografia dell'autore, 4 cc, 493 pp., bianca finale, frontespizio del secondo volume con grande e ricchissima impresa editoriale incisa (quasi met folio), 654 pp., con numerazione che continua dal primo tomo dalla carta 257 alla 583. Raccolta glossata delle 'decisiones' del Sacro Napoletano Regio Consiglio, nell'importante edizione redatta dal De Franchis, uno dei padri del costituzionalismo napoletano. Queste opere di giurisprudenza erano importantissime al tempo perch pilastri della Legge scritta, giurisdizione acquisita e quindi praticata. Inoltre, senza queste benemerite raccolte, non vi sarebbero stati riscontri oggettivi a sentenze simili nella forma e nella sostanza. Veri e propri capisaldi giurisprudenziali, quindi, di corollario e completamento agli universali Codici di Giustiniano e seguenti, su cui basavansi le leggi dell'epoca. A maggior ragione importanti oggetti di studio oggi, per comprendere e penetrare l'evoluzione della giurisprudenza nei vari Stati europei. Colonne portanti di sempre difficilissima reperibilit perch oggetto per secoli di diuturna consultazione e studio. La copia che si presenta, composta da due tomi stampati in epoche ed in citt diverse che fortunosamente si completano, poich il secondo volume, nell'edizione del 1628, comincia con la decisione CCXXVIII, dove si era interrotto il primo e porta l'opera fino alla fine a differenza dell'edizione del 1720 che era prevista in quattro volumi. Ottima la conservazione per ambedue i volumi, carta forte e nerbata, ancor bianca e frusciante per il volume settecentesco, qualche sporadica menda, qualche quinterno leggermente brunito, per il volume secentesco. Qualche nota a pennino d'antica mano. Importante e raro insieme, la cui veste legatoriale, bench diversa nel materiale risulta piacevolmente simile nella forma e nel colore.