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Libri antichi e moderni

Giovanni Giuseppe Origlia Paolino

De’ Principj del Diritto Naturale trattenimenti IV. di Giangiuseppe Origlia, Paulino, Filosofo, e Giureconsulto Napoletano.

Presso Giovanni di Simone,, 1746

600,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1746
Luogo di stampa
In Napoli,
Autore
Giovanni Giuseppe Origlia Paolino
Editori
Presso Giovanni di Simone,
Soggetto
RARITA’ BIBLIOGRAFICHE MASSONERIA LIBERI MURATORI POLLA SALERNO, RAIMONDO DI SANGRO PRINCIPE
Lingue
Italiano

Descrizione

In 4° piccolo (17,8x11,4 cm); (16), 356, (6) pp. Legatura coeva in piena pergamena. Titolo e autore chiosati da mano coeva al dorso. Qualche pagina uniformante brunita e qualche piccola macchiolina di foxing dovute alla qualità della carta utilizzata e per il resto, nel complesso, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima rarissima edizione, nessun esemplare censito in ICCU, di questo importante studio che è considerato in primo libro in italiano scritto sull’argomento, opera del celebre giureconsulto, storico e filosofo, originario di Polla, Paolino Giovanni Giuseppe Origlia (Polla in provincia di Salerno 24 luglio 1718 - 1784). L’autore, laureato a Napoli in legge, nonostante gli fossero state offerte le cariche di aiutante di studio del cardinale Cienfuegos Ministro di Carlo VI a Roma e quella di coadiutore di suo zio materno Basilio Forlofia che era il custode della Real Biblioteca di Vienna, rimase a fare il maestro di scuola a Napoli, sembra anche su pressioni del padre. Durante questo periodo di insegnamento compilò, sulla stregua del dibattito illuminista, la sua prima opera, stampata in poche copie, “De' principj del dritto naturale”. Fu proprio grazie a questo scritto che portò al Cappellano del Re Monsignor Galiani che gli fu offerta il ruolo di Lettore onorario di Legge nell’ateneo partenopeo e gli venne commissionata la sua opera più celebre. Tale opera ebbe una storia editoriale travagliata (a causa di alcune inimicizie il primo volume gli venne sequestrato e dovette aspettare diverso tempo, l’intervento del Principe di San Severo e l’adesione di Origlia ai massoni napoletani dei quali il Principe era il Gran Maestro, prima di riuscire a stampare il secondo), “Istoria dello studio di Napoli” compilata secondo i più moderni concetti storiografici e dopo profondi studi negli archivi napoletani, salernitani e di Montecassino. Ottenuto il giusto riconoscimento del suo lavoro, venne promosso a Regio Giudicato di Matera nel 1769, a governatore dell’Isola di Capri nel 1770, a Regio Auditore nell’Udienza di Calabria ultra, carica dalla quale poi, nel 1780 passò a Capo della Ruota (la Sacra Rota) della Calabria Ultra fra le massime cariche per un giurista. Amico intimo di Raimondo de’ Sangro, Principe di San Severo ne fu anche il biografo. L’opera è inserita anche nella Bibliografia di Paolo Galli dedicata alla storia del diritto d’autore al numero 174. Prima rarissima edizione in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: BN Roma 13.16.B.26. I, 398.
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