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Libri antichi e moderni

Chateaubriand, François-René De

De Buonaparte et des Bourbons.; unito con: Le 21 Janvier; unito con: Rapport sur l'état de la France.; unito con: Réflexions politiques sur quelques écrits du jour et sur les intérêts des français.; unito con: La monarchie selon la Charte.

Le Normant, 1814-1816

400,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1814-1816
Luogo di stampa
Paris Gand
Autore
Chateaubriand, François-René De
Editori
Le Normant
Soggetto
politica borboni, napoleonica, rari
Sovracoperta
No
Lingue
Francese
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

Sette opere unite in 8° (cm 12,6 x 21,4), cartonatura coeva con titolo al dorso, pp 87 per: 'De Buonaparte, des Bourbons, de la nécessité de se rallier aux princes légitimes pour le bonheur de la France.', Paris, Mame, 1814; pp 22, (2) bianche, per: 'Le 21 Janvier'; Paris, Le Normant, 1815; pp 63 per: 'Rapport fait au roi, sur l'état de la France au 12 mai 1815', Gand, Imprimerie Royale, 1815; pp 145 per: 'Réflexions politiques sur quelques écrits du jour et sur les intérêts de tous les français', Paris, Le Normant, 1814; pp 304 per 'De la monarchie selon la Charte', Paris, Le Normant, 1816; pp 88 per: 'Proposition faite à la Chambre des Pairs', Paris, Dentu, 1816; pp 42 per: 'Chambre des Pairs de France', Session de 1816, Séance du vendredi 21 mars 1817: Opinion de M. Le Vicomte de Chateaubriand sur le Projet de Loi relatif aux Finances; imprimée par ordre de la Chambre.' Esemplare in buone condizioni, la prima opera porta traccia di censura al titolo, al front. e alla prima pagina, con striscia di carta a coprire la parte del titolo riguardante i Borboni. Preziosa raccolta di prime edizioni di importanti libelli antinapoleonici, a favore dei Borboni, comunque non alieni da aperture verso l'eredità rivoluzionaria, apportatrice di una spinta verso la libertà. La prima opera è il celebre pamphlet violento contro Napoleone 'perfido' e 'tiranno' 'straniero', assassino del duca di Enghien, di Pichegru, invasore della Spagna, carceriere del Papa, ed esaltatore del diritto ereditario e del sangue dei Borboni. La seconda, commosso panegirico nell'anniversario dell'esecuzione di Luigi XVI, e annuncio dell'elevazione della nota 'Chapelle expiatoire'. La terza narra in toni sprezzanti il rientro a Parigi di Napoleone dopo la fuga dall'Elba, e il ritorno del 'règne du mensonge', con cenni alla politica interna ed estera dell'usurpatore restaurato; la quarta esamina i pensatori che nei secoli hanno propagato la dottrina del regicidio: Buchanan, Mariana, Saumaise; demolisce in seguito le giustificazioni che hanno permesso la morte del re, affronta il problema degli emigrati della prima e dell'ultima ora; nella quinta, rimprovera ai ministeri che si sono succeduti dagli inizi della Restaurazione di aver guidato la Francia nel senso degli interessi rivoluzionari, di non aver distinto tra la necessaria conservazione degli interessi materiali della Rivoluzione, come il possesso dei Beni nazionali e i diritti politici sviluppati dalla Rivoluzione e consacrati dalla Carta, le dottrine antireligiose e antisociali dalla stessa proclamate. Il tentativo di pubblicazione di questo virulento libello contro il ministro Decazes (settembre) ne provocò il sequestro già presso lo stampatore: L'A. fu radiato dalla lista dei Ministri di Stato e costretto a vendere la sua biblioteca Le due ultime placchette sono raccolta di 'pièces justificatives' e verbale di seduta alla Camera dei Pari, suo intervento sul progetto di legge relativo alle Finanze, dove analizza l'origine delle proprietà dello Stato, e l'evoluzione dello stato delle cose nel passaggio dall'Ancien Régime all'epoca attuale. Importante e rara raccolta.