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Libri antichi e moderni

Giovanni Battista Boccardo, Davide Checchi, Mirko Volpi

Dantismi. L'eredità di Dante tra parole e musica. Atti del Convegno (Pavia-Cremona, 24-26 novembre 2021)

Cesati, 2023

28,50 € 30,00 €

Franco Cesati Editore

(Firenze, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2023
ISBN
9791254960011
Pagine
320
Collana
Quaderni della Rassegna (214)
Editori
Cesati
Formato
160×231×22
Curatore
Giovanni Battista Boccardo, Davide Checchi, Mirko Volpi
Soggetto
Studi letterari: letteratura antica, classica e medievale, Studi letterari: poesia e poeti, Italiano
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Il volume raccoglie gli Atti del convegno Dantismi. L'eredità di Dante tra parole e musica, tenutosi a Pavia e Cremona nel novembre del 2021, in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante. I contributi intendono esplorare la fortuna e la presenza, talora occulta, dei dantismi lessicali e fraseologici attraverso i secoli e le diverse tipologie testuali, nonché le influenze dantesche nella musica antica. Dante è, per Bruno Migliorini, il «demiurgo» di una «lingua capace di tutti gli usi letterari e civili» e la Commedia «il capolavoro in cui gli italiani riconobbero la loro propria lingua riplasmata e sublimata». Ma come si è concretamente realizzato questo processo, e in che modo Dante può essere effettivamente considerato il padre della lingua? E ancora: quanto del suo vocabolario era condiviso dai contemporanei e quanto si deve invece alla sua creazione individuale? I saggi qui raccolti cercano inoltre di valutare il lascito dantesco alla prova del tempo, verificando come questo patrimonio di parole e frasi si sia nei secoli rinnovato, specializzato, risemantizzato. In questo quadro, hanno trovato spazio anche una nuova indagine su riprese ed evocazioni dantesche nella tradizione in prosa e in versi fino al XXI secolo, da un lato, e su ricezione e riuso di lessico, immagini, temi danteschi – non solo della Commedia – nella poesia per musica del Trecento, dall'altro. Dantismi, dunque, vuole essere l'occasione per riflettere nuovamente su questa eredità, rileggendone il peso e il ruolo nella storia dell'italiano.