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Libri antichi e moderni

Luigi Cannillo, Davide Romagnoli

Dal lazzaretto

La Vita Felice, 2024

11,40 € 12,00 €

La Vita Felice - BookTime

(Milano, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2024
ISBN
9788893467957
Autore
Luigi Cannillo
Pagine
76
Collana
Le voci italiane (133)
Editori
La Vita Felice
Formato
198×136×17
Soggetto
Poesia di singoli poeti, Poesia moderna e contemporanea (dal 1900 ca. in poi)
Prefatore
Davide Romagnoli
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

"Una raccolta, questa ultima di Cannillo, che è dedicata «a noi, così pochi, che n’usciamo a salvamento», per mantenere l’esergo manzoniano citato, ma anche alla controparte di coloro che non sono sopravvissuti, e non può che essere una dedica che è anche il motivo e la forza aggregante della riflessione – ancora tutta in dimensione umana – di cui il Lazzaretto, e la sua ombra secolare, si fa specchio. Ed è una riflessione, certamente, che si pone «a futura memoria», dialogando con le epoche della storia e le età dell’individuo, arrivando perfino a parlare ai bambini che sono nostri genitori, sapientemente mescolando il tutto in quello che sembra fascinosamente un flusso unico e mai nettamente dicotomico tra queste identità temporali e, quasi, alle due reazioni dello stupore per il luogo/ simbolo. Siamo noi, infatti, rimasti, ad ammirare le vestigia – vieppiù funeste e connotate di un cielo ancora così simile a quello manzoniano – di un nostro passato che resta vicino, anche e non solo in figura geografica, comunque esemplificate dai luoghi natali e adolescenziali limitrofi, ma anche delle nostre auto-narrazioni, poetiche e letterarie; ancora noi, «Figure in posa sulla spianata/ mentre del vecchio Lazzaretto resta/ ormai solo il colonnato nord», che guardiamo le nuove case costruite a «battezzare il Novecento», riflessi in quelle finestre dove rifletterci e riflettere su chi siamo, adulti restati «a distanza», forse dal tempo, dalla storia, che riflettono su cosa rimane del dolore di gioventù così come delle sue antiche vestigia, anche storico-letterarie, del passato, proprio e, probabilmente, anche collettivo." (dalla prefazione di Davide Romagnoli)