Cronache d’attualità. Anno I - N. 1

PERIODICOEdizione originale.Normali lievi segni del tempo perimetrali, tra i quali particolarmente la traccia di piegatura orizzontale, brunita in prima di copertina e con brevi lacerazioni sui bordi — ma nel complesso davvero un eccellente esemplare, integro, pulito e fresco, di questo fragilissimo folio massimo.«In 16 fogli, nel formato dei quotidiani, illustrato da gigantesche xilografie a colori su pagine intere e con abbondanza di illustrazioni nel testo, il 25 aprile 1916 uscì il primo numero numero delle “Cronache d’attualità”. Il giornale aveva la redazione nella mia vecchia casa paterna e l’amministrazione presso il mio sveglio e generoso amico Emidio De Medio che finanziò il giornale: quello stesso De Medio che un anno dopo fornì i capitali alla “Novissima Film”, da me diretta, la quale produsse le prime pellicole di avanguardia del mondo» (Bragaglia in «Indice delle Cronache d’attualità», a cura di R. Mucci, Roma 1942, p. 5). -- Ricchissimo numero d’apertura della rarissima prima serie delle «Cronache d’attualità». In copertina un enorme doppio legno di Prampolini (390 x 350 mm) raffigura una scena tra l’idillio e il fantasy in pieno stile secessionista; l’articolo d’apertura, «Cronache d’attualità: Per l’altra vittoria – La guerra come pacifismo», è firmato dal direttore Bragaglia e impreziosito da un busto meccanico e tre vignette visionarie di Prampolini. Di traverso in sottoimpressione lungo tutta la pagina campeggia lo slogan «Prima della vittoria delle armi, s’ingaggi la guerravittoria [sic] civile del cervello e delle opere» — con una soluzione grafica di eccezionale impatto visivo che anticipa di oltre quindici anni le invenzioni di Mino Somenzi nel periodico «Futurismo Artecrazia»: «Queste espressioni futuristiche vi dicono come anche noi fossimo simpatizzanti col nostro maestro F.T. Marinetti» (Bragaglia in «Indice delle Cronache d’attualità» cit., p. 7). -- Un altro enorme doppio legno di Prampolini (360 x 345 mm), molto futurista, campeggia al mezzo del fascicolo (pp. 8-9) a illustrare il racconto «La mia statua» di Bernardo Sbraccia, seguito da due ritratti di profilo incisi in enorme formato (485 x 345 mm Petrolini, 485 x 230 mm Gustavo De Marco «l’uomo marionetta») e altre incisioni di minor interesse per un totale di 30 opere originali.Bibl. R. Mucci, Indice delle Cronache d’attualità (Roma 1942); Michaelides, Futurist Periodicals in Rome (1916-39), in: Oxford Critical and Cultural History of Modernist Magazines vol. 3/1, pp. 560-588; Diz. Fut., p. 33b-c; Salaris, Riviste futuriste, p. 178ss. (registra il solo n. 4).