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Libri antichi e moderni

Dana Gioia, Marco Statzu, Giorgio Podestà

Cristianesimo e poesia. Una breve storia

Graphe.it, 2024

8,08 € 8,50 €

Graphe.it Edizioni

(Perugia, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2024
ISBN
9788893722247
Autore
Dana Gioia
Pagine
64
Collana
Parva (39)
Editori
Graphe.it
Soggetto
Studi letterari: poesia e poeti, Cattolicesimo Romano, Chiesa Cattolica Romana
Prefatore
Marco Statzu
Traduttore
Giorgio Podestà
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

In ogni forma d’arte si riscontra un filone spirituale, espressione aperta del sentimento religioso. Alla poesia in chiave cristiana siamo tuttavia poco abituati a pensare, malgrado essa esista e conti esempi di grandissimo rilievo. Non è tanto della qualità letteraria che si occupa questo breve saggio, quanto di rispondere in prospettiva teologica a domande complesse: da dove si può dire che giunga, per esempio, l’ispirazione? L’immagine precede la parola o la segue? La fede può essere trasmessa in versi? L'autore scandaglia a fondo gli aspetti filosofici e filologici della questione procedendo con intelligenza su basi culturali articolate e solide ed evitando il rischio di banalizzare la discussione. Ne risulta che l’espressione poetica è forse il modo più autentico di cui l’uomo disponga per parlare di Dio e rivolgerglisi: molto più che «un’elegante decorazione verbale in onore del Divino», la poesia di fede è «un aspetto inestricabilmente essenziale e necessario del culto», una pratica di lode e preghiera che dovrebbe essere valorizzata e recuperata. Il logos – la «verità detta con gioia e splendore» – è dopotutto un concetto trasversalmente sacro, nel suo legare la realtà a se stessa e alle idee che la abitano: le parole celano significati strutturali e impalpabili delle cose e disporle nella forma lirica trasmette loro una grande potenza comunicativa e descrittiva. Dalle radici ebraiche alla produzione contemporanea, il volume percorre il ruolo dei poeti nel fare da tramite fra il terreno e il celeste: la vita stessa, dopotutto, è carne e verbo.
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