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Libri antichi e moderni

Giovanni Piazzi, Barnaba Oriani

Corrispondenza Astronomica fra Giuseppe Piazzi e Barnaba Oriani, pubblicate per ordine di S. E. il Ministro della Pubblica Istruzione.

Ulrico Hoepli Editore-Librajo,, 1875

140,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1875
Luogo di stampa
Milano, Pisa, Napoli,
Autore
Giovanni Piazzi, Barnaba Oriani
Editori
Ulrico Hoepli Editore-Librajo,
Soggetto
OSSERVATARIO ASTRONOMICO DI BRERA PONTE DI VALTELLINA MILANO, CERERE PIANETI SCOPERTE ASTRONOMICHE
Lingue
Italiano

Descrizione

In folio; (4), 204 pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero al piatto anteriore. Qualche lieve segno del tempo e strappetto al margine esterno, senza perdita di carta, a fogli chiusi e nel complesso ancora in barbe ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima non comune edizione di questa monografia dedicata alla corrispondenza astronomica dei due grandi astronomi italiani Giuseppe Piazzi (Ponte in Valtellina, 16 luglio 1746 – Napoli, 22 luglio 1826) e Barnaba Oriani (Milano, 17 luglio 1752 – Milano, 12 novembre 1832). L’opera raccoglie l’importantissima corrispondenza che i due grandi astronomi tennero durante la loro vita. La loro corrispondenza è di enorme importanza per la storia dell’astronomia per l’importanza dei temi trattati. Si ricordi ad esempio la lettera con la quale Piazzi annunciava a Piazzi la scoperta di Cerere. “Risultati delle osservazioni della nuova stella scoperta il dì primo gennaio all’Osservatorio Reale di Palermo – Palermo 1801. Già da nove anni travagliando io a verificare le posizioni delle stelle che si trovano raccolte ne’ vari Cataloghi degli astronomi, la sera del primo gennaio dell’anno corrente, tra molte altre cercai la 87.a del Catalogo delle stelle zodiacali dell’Abate La Caille. Vidi pertanto che era essa preceduta da un’altra, che secondo il costume, volli osservare ancora, tanto maggiormente, che non impediva l’osservazione principale. La sua luce era un poco debole, e del colore di Giove, ma simile a molte altre, che generalmente vengono collocate nell’ottava classe rispetto alla loro grandezza. Non mi nacque quindi alcun dubbio sulla di lei natura. La sera del due replicai le mie osservazioni, e avendo ritrovato, che non corrispondeva né il tempo, né la distanza dallo zenit, dubitai sulle prime di qualche errore nell’osservazione precedente: concepii in seguito un leggiero sospetto, che forse esser potesse un nuovo astro. La sera del tre il mio sospetto divenne certezza, essendomi assicurato che essa non era Stella fissa. Nientedimeno, avanti di parlarne aspettai la sera del 4, in cui ebbi la soddisfazione di vedere, che si era mossa colla stessa legge che tenuto aveva nei giorni precedenti.” Anche se le osservazioni di Piazzi lo portarono verso la scoperta di un nuovo pianeta, nelle pubblicazioni ufficiali, l’autore fu molto più prudente ma la corrispondenza qui pubblicata, dimostra come contemporaneamente, il dibattito epistolare con Oriani, fosse molto vivo ed in esso si sbilanciasse molto di più che sui canali ufficiali: “Avevo annunciato questa stella come una cometa, ma poiché non è accompagnata da alcuna nebulosità, e inoltre il suo movimento è così lento e piuttosto uniforme, mi è venuto in mente più volte che potesse essere qualcosa di meglio di una cometa”. Prima rara edizione, un solo esemplare censito in ICCU. Rif. Bibl.: IT\ICCU\TO0\0627765.