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Libri antichi e moderni

Gomezio, Antonio.

Commentariorum, variarumq. resolutionum iuris civilis communis et regii. Tomi tres. Primus vltimarum voluntatum materiam continet. Secundus contractuum. Tertius delictorum. Auctore Antonio Gomezio Iuriscons. Praestantissimo, & in Academia Salmantina olim iuris civilis primario professore. Accesserunt eruditissimae adnotationes Emanuelis Soarez à Ribeira I.V.C.

540,00 € 600,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Autore
Gomezio, Antonio.
Soggetto
Antropolgia e diritto - (Diritto civile, Scuola Spagnola)

Descrizione

Venezia, 1572. Tre tomi in un vol. in 4to, front. con marca tipografica “Ad candentis Salamandrae Insigne”, ossia all’insegna della salamandra, con la Salamandra coronata tra le fiamme, in cornice e motto “Virtuti sic cedit invidia”, pp. (56), (1 c. b.), 439 (con al verso il registro), (1 c. b.), capilett. fig., leg. in t. perg. originale (i piatti sono di un rigido cartoncino rivestito in perg.), tit. ms. lungo il dorso, dorso a tre nervi a doppio supporto in spago grosso. Antonio Gomez fu erudito giureconsulto spagnolo del XVI (1501 – 1572). Studia diritto all'Università di Salamanca, ateneo in cui diventerà docente. La sua opera principale, il “Commentaria tripartita, rubricis, & capitibus, tribus libris distincta, resolutiue enucleantia materias, Vltimarum voluntatum, contractuum, delictorum”, ha un'influenza profonda sulla dottrina giuridica del XVI secolo. L'opera fu ristampata in dieci edizioni a Salamanca (1554, 1555, 1562, 1563, 1569, 1570, 1577, 1579, 1589, 1598), in cinque a Lione (1585, 1602, 1609, 1661, 1674), quattro a Venezia (1535, 1586, 1602, 1735), in due a Ginevra (1622, 1631), e una volta rispettivamente a Napoli (1718), Francoforte (1596) e Anversa (1634). L'edizione veneziana riporta le annotazioni di Manuel Soares de Ribeira in conclusione di ogni capitolo. Il Gomez pubblica anche il “Thesaurus receptarum sententiarum” nel 1569 a Venezia. Nella nostra opera l'editore non è riportato ma è certo che sia Zenaro Damiano, editore e libraio attivo a Venezia che lavorò al segno della Salamandra, insegna registrata nel 1563. Quasi tutti i tipografi attivi a Venezia in quel periodo lavorarono per lui. Il suo nome sulle edizioni compare in molte declinazioni (Damianus Zenarus; Damianus Zenarius; Damianus Genarus; ad candentis Salamandrae insigne; apud candentem Salamandram; apud Salamandram; ad insigne Salamandrae; Damiano Zenaro; al segno della Salamandra). Già nel 1586 vediamo che l’officina dello Zenaro cambia intestazione e infatti noi troviamo, come edizione successiva alla nostra, quella di Venezia, Ex Officina Damiani Zenari, 1586. Pergamena con difetti, come alcune mancanze dovute a punti di rottura e gualciture; un uniforme brunimento ad alcune carte, antiche annotazioni marginali non disturbano il testo, nell'insieme in buono stato tutto l’interno.