Dettagli
Anno di pubblicazione
1980
Stato di conservazione
Buono
Descrizione
227 p. ; 18 x 11 cm. Di fronte e attraverso. Pocket, 45. Quanto è avvenuto tra il luglio del '36 e il maggio del '37 nella Rivoluzione spagnola resterà un punto di riferimento per chi, anche quando i regimi avranno altri nomi da quelli attuali, vorrà ancora parlare di "desiderio di libertà e di eguaglianza". "Il governo di Madrid arriva addirittura a non fare richiesta alla Catalogna di tessuti indispensabili per le uniformi dell'esercito, pur di non favorire le industrie collettivizzate". All'estremo opposto la popolazione di Membrilla dichiara di "non aver potuto socializzare la ricchezza, ma di aver dovuto socializzare la povertà", per cui, "forse Membrilla è il paese più povero della Spagna, ma certo anche il più giusto.". Tra queste due realtà. Tra quella degli uomini che si erano decisi a mettere tutto in comune, a costruire il senso della vita comunitaria e della solidarietà umana, a non praticare più l'antagonismo concorrenziale e lo sfruttamento dell'uomo, e quella del boicottaggio dell'esperimento collettivista da parte sia della sopravvissuta borghesia sia degli esponenti del riformismo e del burocratismo socialista (e a volte anche anarchico), si svolge e si consuma nell'arco di nove mesi (luglio 1936-maggio 1937) l'affascinante e tragica storia della Spagna rivoluzionaria e delle sue realizzazioni sociali ed economiche. È così possibile, leggendo il libro di F. García, assistere ad esperimenti di collettivizzazione, con la messa in comune dei mezzi di produzione e la appropriazione individuale dei risultati del lavoro, e ad esperimenti di consumismo con la applicazione del principio "da ciascuno secondo le sue capacità a ciascuno secondo i suoi bisogni", ad esperimenti di abolizione completa o di uso limitato della moneta, ad esperimenti di autogestione delle fabbriche e dei servizi o a pratiche di controllo della produzione da parte degli operai. E passando dal campo economico a quello sociale, secondo una fitta divisione di campi di indagine che è di pura comodità, dal libro di García ricaviamo una veloce visione panoramica delle iniziative della rivoluzione per quanto riguarda la difesa militare, la giustizia, l'insegnamento, la medicina, i servizi in genere. Il libro di García è come un aperitivo: fa venir voglia di saperne di più, fa venir fame di anarchia. Titolo originale dell'opera: «Colectivizaciones campesinas y obrera en la revolución española». Traduzione di Emilio Carizzoni. Brossura editoriale, coperta illustrata a colori in cartoncino flessibile plastificato lucido. Codice libreria 9724.